Primo freddo, da domani impianti di riscaldamento utilizzabili anche in Calabria
L'incessante calura estiva sembra un ricordo lontano: eppure, nonostante fino a pochi giorni fa le spiagge calabresi non fossero sprovviste di bagnanti, il repentino calo delle temperature ha portato il primo freddo anche sulla Calabria, dove in alcune aree interne i termometri hanno già segnato meno di 10 gradi. Una condizione ampiamente prevista ed annunciata, che tuttavia a partire da domani dovrebbe essere in miglioramento.
Sempre a partire da domani, 15 ottobre, inizierà la stagione climatica che regola gli orari di accensione degli impianti di riscaldamento in tutte le Regioni italiane. Introdotta nel 1993, la normativa prevede la creazione di sei fasce climatiche - dalla più calda alla più fredda - entro le quali definire i limiti di accensione degli impianti sia a livello pubblico (quindi per scuole, istituzioni e così via) sia a livello privato, al fine di ottimizzare i consumi ed evitare sprechi.
In Calabria sono presenti ben quattro fasce climatiche, condizione di unicità condivisa con la sola Sicilia: si tratta delle uniche due regioni con così ampia differenza in tutto il paese, che passano dalle aree di fascia B e C (ossia quelle più calde) lungo le coste e le aree piane a quelle di fascia D ed E (ossia quelle più fredde) nelle aree interne, collinari e di montagna.
Tra i capoluoghi, troviamo in fascia D Vibo Valentia, unico al quale è consentita l'accensione dei riscaldamenti per un massimo di 12 ore al giorno. Seguono, in fascia C, Catanzaro e Cosenza, con un'accensione di 10 ore al giorno. Infine, in fascia B, troviamo Crotone e Reggio Calabrlia, con un massimo di 8 ore al giorno. La stagione climatica si conclude il 31 marzo nelle fasce più calde ed il 15 aprile in quelle più fredde, mentre non ha limitazioni nell'area dell'arco alpino.