Reggio e Padova unite dal “dono di Massimo”
Un progetto culturale che possa perpetuarsi negli anni favorendo un coinvolgimento, costante e consapevole, dei giovani. Da questi presupposti muove l'iniziativa "Il dono di Massimo" promossa dal Comitato "Massimo Mazzetto" con l'obiettivo di dar vita ad un percorso di formazione di giornalismo sportivo rivolto agli studenti di liceo e di scuola media, di Padova (città natale di Mazzetto) e di Reggio Calabria.
Un percorso che si svilupperà attraverso una serie di appuntamenti mensili che, partendo dalla storia di Massimo, esploreranno le problematiche legate al mondo del giornalismo sportivo. Pienamente coinvolti e parte attiva del progetto anche l'Associazione Culturale Violainside, il Comune e la Provincia di Padova, il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi di Padova, il Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta di Reggio Calabria, l'Istituto Comprensivo Don Milani Cadoneghe - Padova e l'Istituto Comprensivo Carducci - Vittorino da Feltre - Reggio Calabria.
Ad illustrare in conferenza stampa i dettagli del progetto l'assessora comunale allo Sport, Giuggi Palmenta, l'assessora comunale alla Cultura, Rosanna Scopelliti, il consigliere metropolitano delegato allo Sport, Carmelo Versace e il coach Gaetano Gebbia. Collegati da remoto i giornalisti Tonino Raffa e Nicola Cesaro che sono coinvolti nel progetto per quanto riguarda il coordinamento didattico insieme al giornalista Giusva Branca.
"Questo concorso giornalistico si inserisce in un progetto ancora più ampio che è già partito nei mesi scorsi", ha spiegato in apertura l'assessora Palmenta. "Non volevamo solo donare alla città un monumento in ricordo di Massimo Mazzetto, ma compiere un passo in più, coinvolgendo i giovani e rendendoli protagonisti di qualcosa che ponesse al centro la storia, la figura e i valori rappresentati dallo stesso atleta della Viola. In questa direzione abbiamo voluto sostenere e affiancare il Comitato Mazzetto in quello che è soprattutto un percorso formativo rivolto ai ragazzi e che investe sul dialogo e sull'ascolto attraverso lo sviluppo di competenze in ambito giornalistico grazie alla presenza di autorevoli firme dell'informazione sportiva. Un progetto che, ci auguriamo, possa restare nel tempo e diventare un punto di riferimento nell'offerta formativa rivolta agli studenti".
È fondamentale, specie in questo momento storico, segnato da chiusure e limitazioni della socialità, offrire ai più giovani occasioni di riflessione e impegno, "partendo - ha evidenziato l'assessora Scopelliti - da modelli e testimonianze come quelli rappresentati da Massimo Mazzetto. Una storia, un esempio di vita e di passione per lo sport che non devono e non possono cadere nel vuoto e che oggi possono rappresentare la base di partenza per un'esperienza formativa qualificante".
"Un territorio come il nostro ha continuamente bisogno di esempi come quello di Massimo, modello di vita prima ancora che grande talento sportivo", ha evidenziato il consigliere Versace. "Ed è fondamentale portare avanti questi progetti in sinergia con la scuola, con le agenzie educative e con le istituzioni. Si avverte forte l'esigenza di rilanciare l'ascolto e il confronto con il mondo giovanile, approfondendo le cause del disagio e creando opportunità di impegno e valorizzazione delle competenze. E questo progetto va nella giusta direzione".
Sin dal brutto episodio della distruzione della stele di Mazzetto, ha ricordato coach Gebbia, "abbiamo pensato che non fosse sufficiente sostituire un'opera con un'altra. È necessario infatti rendere nuovamente protagonisti i giovani, ed è proprio quello che accadrà nel corso dell'anno attraverso un progetto che metterà in relazione Reggio e Padova e approfondirà il valore e la centralità dello sport nella vita di tutti i giorni".