Carabinieri. A Reggio Calabria la solenne cerimonia di giuramento degli allievi
Presso la Caserma "Fava e Garofalo", sede della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, ha avuto luogo stamani la cerimonia di Giuramento Solenne degli Allievi Carabinieri del 140° Corso formativo, intitolato alla Medaglia d'Oro al Valor Militare Carabiniere Alberto LA ROCCA - mitica figura del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri, ucciso il 12 agosto 1944.
Nel suggestivo contesto della Scuola, gli Allievi hanno prestato solenne Giuramento di fedeltà alla Patria, alle sue leggi e alle Istituzioni, dinanzi la Bandiera Italiana d'Istituto - concessa alla Scuola di Reggio Calabria con D.P.R. del 3 gennaio 2004.
La cerimonia, svoltasi nel pieno rispetto delle misure anti COVID-19, ha visto la presenza del Comandante della Legione Allievi Carabinieri, Generale di Brigata Carlo Cerrina, del Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Falcomatà, del Prefetto, dott. Massimo Mariani, dei vertici della magistratura, nonché delle massime autorità militari e civili locali.
Ad allietare l’evento, la Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.
Nel corso della cerimonia, le autorità presenti hanno apposto gli Alamari a una rappresentanza di Allievi della Scuola. Il Comandante della Scuola Allievi, Col. Alessandro Magro, ed il Generale Cerrina, nel corso dei loro interventi hanno rimarcato l’importanza del giuramento, momento carico di emozione e significato, considerato il più significativo nella carriera di un militare, perché suggella una vera e propria scelta di vita, fatta di impegno, disciplina ed onore, per il bene comune e per la difesa e tutela dei cittadini.
La Scuola Allievi di Reggio Calabria, strutturalmente e logisticamente tra le più grandi d'Italia, ha oggi assunto un ruolo di fondamentale importanza nell'Organizzazione Addestrativa dell'Arma, ponendosi come vero e proprio "polo d'eccellenza" nel Sud del Paese per la formazione.
Un ruolo, quello dell’Istituto militare di Reggio Calabria, sempre più centrale nell'ambito della formazione dei futuri professionisti della Benemerita, nella loro duplice veste di tutori dell'ordine, ma soprattutto di veri e propri operatori sociali, sensibili ed attenti al dialogo con le popolazioni in Patria e all'Estero, nelle operazioni Internazionali di mantenimento della pace.