Le Serre Cosentine unite dal sogno della “Città di Pandosia"
Si è svolto ieri a Mendicino, organizzato dal Sindaco Antonio Palermo, un convegno dal titolo “Le forme associative tra Comuni e quel sogno chiamato Pandosia”.
Alle relazioni iniziali di tecnici esperti e qualificati come Pietro Manna, Fulvio Scarpelli e Giuseppe Nicoletti sulle varie forme di associazioni tra comuni, sugli impatti economici e sociali derivanti dalle aggregazioni territoriali e sulle peculiarità del vasto comprensorio delle serre cosentine, ha fatto seguito la testimonianza del Sindaco di Casali del Manco Nuccio Martire che ha raccontato le esperienze della fusione del comune della presila, sottolineandone gli aspetti positivi ma anche le difficoltà incontrate. Il Sindaco Antonio Palermo che ha voluto fortemente l’iniziativa introducendo i lavori ha ricordato l’urgente necessita di fare rete alla luce della straordinaria occasione derivante dal PNRR ma anche richiamando l’attenzione sul tema dello sviluppo a sud dell’area urbana cosentina ricordando i tanti progetti più volte oggetto di discussione ma mai divenuti realtà e le tante nuove occasioni potenziali utili a questo comprensorio, dall’ospedale di Cosenza da realizzare, allo svincolo a Sud dell’autostrada, dalla pedemontana delle serre cosentine, alla valorizzazione dei borghi, fino alla creazione del parco naturalistico Cocuzzo-Potame, lanciando sullo sfondo quel progetto ambizioso del Comune unico di “Pandosia” più volte in questi anni proposto dal primo cittadino di Mendicino, ossia la creazione di una Città unica delle Serre Cosentine tra Mendicino, Castrolibero, Cerisano, i due Marano, Carolei, Domanico, Dipignano e Paterno.
Al dibattito che ne è scaturito tanti i Sindaci e gli amministratori locali intervenuti ma anche presidenti e componenti di associazioni, comitati e personalità del territorio, che hanno dato vita ad un confronto costruttivo e ricco di idee e proposte in cui il tema dominante è stato lo sviluppo a sud dell’area urbana. Un impegno che il sindaco di Mendicino e gli amministratori delle serre porteranno certamente avanti da qui ai prossimi mesi.