San Giovanni in Fiore, proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali
“Nonostante le reiterate richieste e solleciti, l’amministrazione comunale ha disatteso ogni proposta formulata dalle organizzazioni sindacali in merito all’utilizzo delle risorse assunzionali nonché ha utilizzato personale esterno con qualifiche superiori all’inquadramento previsto all’interno di uffici dove già operava personale comunale ed adeguatamente formato e qualificato per svolgere la mansione esternalizzata”. È quanto si legge in un comunicato firmato da Teodora Gagliardi della Fp Cgil, Antonello Borsani della Fp Cisl e Susanna De Marco della Uil Fpl, nel quale annunciano lo stato di agitazione tra i dipendenti comunali.
“Ad essere messa in discussione è l’intera gestione del personale portata avanti dall’amministrazione comunale che dapprima ha agito bypassando ogni confronto con le organizzazioni per poi decidere di convocare il sindacato due mesi dopo una delibera già pubblicata” dichiarano ancora i sindacalisti. “Numerosi, infatti, sono stati gli spostamenti del personale in settori diversi senza il rispetto delle mansioni, dei ruoli e senza le comunicazioni previste dalla normativa”.
“Le organizzazioni sindacali sollecitano la revoca di tutti gli atti adottati in violazione delle procedure dei regolamenti vigenti e in alcuni casi con demansionamento auspicano che, al fine di garantire servizi efficienti alla collettività, l’Ente incrementi le ore alle professionalità a tempo parziale già presenti all’interno del Comune in quanto portatori di competenze maturate nel tempo” concludono, chiedendo al Prefetto di Cosenza un “intervento urgente” al fine di “ristabilire corrette relazioni sindacali e di avviare la procedura di raffreddamento e conciliazione”.