Approvato il piano invernale Anas, soddisfatti i sindacati
“Le organizzazioni sindacali, settore Anas, Filt Cgil, Uilpa Anas, Sada, Snala e Ugl Calabria, esprimono soddisfazione per l’approvazione del Piano invernale teso ad assicurare un adeguato standard di sicurezza agli utenti automobilisti dell’autostrada A2 del Mediterraneo e della Viabilità Calabrese, in occasione di intense precipitazioni nevose e di eventi legati al maltempo che quest’anno ha anticipato la stagione”. Questo il contenuto del comunicato diffuso dai sindacati, che ricordano come “il piano approvato, sarà oggetto dei successivi protocolli operativi di comunicazione per l’applicazione dei codici e delle azioni, derivanti dal piano tra Anas, Prefetture, Polstrada, altre forze di Polizia ed enti territoriali, definiti presso i Cov territorialmente competenti”.
“Abbiamo inteso per senso di responsabilità, procedere con solerzia, non appena ricevuta la documentazione contenente le procedure operative e la dislocazione della flotta e dei mezzi d’opera, all’approvazione del Piano, per evitare possibili disservizi, pur permanendo alcune criticità legate alla carenza di personale operante su strada” specificano i sindacalisti, ricordando che “i cantonieri sono la spina dorsale portante dell’Anas ed assicurano la mobilità” e che per tale motivo è da tempo che chiedono di “procedere all’assunzione di personale su strada, cantonieri ed operatori conducenti i mezzi speciali sgombroneve, pronti ad intervenire non solo in caso di neve, ma in casi di calamità”.
“Ci auspichiamo che da parte Aziendale arrivino quanto prima notizie, che ci diano rassicurazioni su un nuovo Piano Industriale, che dia impulso al settore Esercizio, mantenendo in House, quelle attività di sgombroneve, manutenzione del verde e delle strade, rispetto alle quali Anas vanta un know-how di tutto rispetto, difficilmente riscontrabile in un’Azienda privata” concludono. “Noi ci opporremo a qualsiasi forma di esternalizzazione dei servizi gestiti da Anas, oltre che per garantire il diritto alla mobilità, per evidenti ragioni occupazionali, in una regione che vanta il triste primato riguardo i livelli occupazionali”.