Deve scontare 5 anni di carcere, rientra per le feste di Natale e finisce in carcere
Probabilmente aveva pensato di riuscire a passare inosservato, peccato che su di lui pendesse una condanna in via definitiva a 5 anni e 4 mesi di reclusione per vari reati commessi nella provincia di Pordenone tra il 2012 ed il 2013.
È stato infatti riconosciuto colpevole di estorsione, rapina ed incendio il quarantacinquenne calabrese Salvatore Bitonti, reati aggravati dal metodo mafioso.
Gli investigatori erano da tempo sulle sue tracce: l’uono era rimasto coinvolto in una serie di denunce fatte da imprenditori del posto, che raccontarono di essere stati a lungo vessati dall'uomo, al quale avrebbero consegnato ingenti somme di denaro.
La Procura di Treviso allora aveva avviato una ricerca a tutto campo, estesa anche oltralpe arrivando a rintracciarlo in Svizzera grazie al lavoro della polizia cantonale.
Tuttavia, è stato lo stesso Bitonti ad andare nel novarese per una visita di cortesia, essendosi recato da un parente verosimilmente per le festività natalizie.
I Carabinieri lo hanno cos'ì rintracciato, riuscendo a notificargli il mandato d’arresto. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito per direttissima in carcere a Novara.