Serie B, squali in campo contro il Pordenone per scacciare lo spettro della retrocessione
La pressione della precaria classifica e gli squilibri in campo, espressi fino alla 17 giornata, inducono ad accelerare il ritmo del programma e trovare gli stimoli per mettere in rialzo i risultati, che hanno prodotto solo otto punti.
di Giuseppe Romano
Il primo “obbligo” è spegnere le tensioni interne che hanno portato all’inflazione delle “forze” individuali e del collettivo: troppa fibrillazione nel recinto dello spogliatoio e scarsa sintonia in campo. La svolta, richiesta dal presidente Gianni Vrenna, richiede molteplici interventi per mettere a fuoco le qualità di una squadra di livello apprezzabile e liberare le menti da pressioni di classifica e di altra natura.
Al vertice tecnico e societario, Modesto-Vrenna, spetta il compito e la decisione di riportare il senso di responsabilità e la giusta determinazione sul piano degli impegni professionali, in una rosa con stipendi che superano i 9,5 milioni di euro e che resta attanagliata nello spettro della retrocessione.
È chiaro che il termine “transitorio” dalla fase sperimentale sulle strategie adottate, da Modesto-1 e Marino, sono scadute e occorre, senza mezze misure, avere le idee chiare a come utilizzare le “grandezze” di ciascun giocatore a disposizione. Bisogna dare certezze a chi scende in campo, a quanti seguono le vicende dagli spalti e a quelli sparsi nel territorio. Chiarire il caso Benali-Molina è un dovere assoluto, verso la collettività e gli stessi calciatori che vivono nello stesso spogliatoio e dovranno “credere” al progetto salvezza riproposto da Modesto.
Poi, è salutare non presentarsi in modo angosciante di fronte al Pordenone, nello scontro diretto, anch’esso in difficoltà respiratoria quanto il Crotone: parità di punti (8) a una sola lunghezza dal Vicenza sdraiata sul fondo della classifica. Sarà un braccio di ferro tra Modesto e Tedino, chiamati entrambi a una corsa per legittimare la permanenza in B: chi vince sorpassa l’altro, che potrebbe precipitare all’ultimo posto se dovesse vincere il Vicenza, con i play out ancora più distanti.
Sul caso Benali-Molina, il tecnico crotoniate fila dritto, senza nascondere una velata carica di polemica: “Abbiamo bisogno di gente che crede fino in fondo alla salvezza. Un’impresa difficile, da condurre con caparbietà per salvare un patrimonio che appartiene a tutti”. Vuole “teste dure”, come la sua: “Nella mia vita, non mi sono piaciute le cose fatte a metà e mi sono assunte tutte le responsabilità. È questo che voglio trasmettere a tutti”. Le porte sembrano chiuse, per guadagnare punti preziosi. Il Pordenone rappresenta una finestra aperta, ma ci vuole un atto d’amore, di coraggio e alta professionalità, per poterla valicare, incassando i primi tre punti d’oro.
Mister Modesto conosce bene le qualità degli avversari, dei suoi calciatori e, soprattutto, “i mille inconvenienti che hanno afflitto questa prima parte di campionato”. Da questa visuale ha programmato la gara con scrupolosità: “L’abbiamo preparata per come vogliamo affrontarla, con gli uomini giusti, in questo momento, poi vedremo a fine gara cosa abbiamo raccolto. Sicuramente l’atteggiamento dovrà essere totalmente aggressivo, anche se a volte si può sbagliare a livello tecnico, però l’atteggiamento dovrà essere super positivo”. L’orgoglio di reagire viene posto come fulcro di questa nuova dinamica, che dovrebbe portare ad un cambio di marcia, un Crotone ancora in fase di riscaldamento, anche se per il tecnico pitagorico “da domani non si risolve il campionato” e chiede una “mano” a tutti.
Il Pordenone non è un avversario addomesticabile. Contro le altre due calabresi (Reggina e Cosenza) ha conquistato due punti pur chiudendo in dieci: cartellino rosso in casa (1-1) e rosso in Calabria (1-1) ed è la squadra che ha dato filo da torcere al Pisa (1-1).
Il pronostico degli esperti preannuncia una partita equilibrata, con un leggero vantaggio per la squadra ospite, come è pure nella mente di Bruno Tedini, considerati i progressi mostrati dal suo collettivo Buone le prove a porte chiuse. Nel “cuore” rossoblù la vittoria del Crotone è al 75%, forti delle precarie condizioni di Folorunsho, Sabbione, Misuraca e i dubbi per El Kaouakibi. La squadra friulana avrà al seguito otto tifosi di fede neroverde. A Crotone non mancherà la spinta dei tifosi della Curva Sud.
I CONVOCATI
Crotone: 1 Festa, 3 Cuomo, 5 Visentin, 6 Mondonico, 7 Vulic, 8 Estevez, 13 Contini, 15 Donsah, 18 Oddei, 19 Canestrelli, 20 Rojas, 21 Zanellato, 22 Saro, 23 Giannotti, 24 Kargbo, 27 Nedelcearu, 28 Borello, 29 Sala, 30 Paz, 32 Mogos, 38 Maesano, 44 Schirò, 99 Maric. Diffidati: Canestrelli, Nedelcearu e Vulic.
Pordenone: Bindi, Fasolino, Perisan, Stefani, Valietti, Bassoli, Camporese, Chrzanowski, Falasco, Perri, Petriccione, Magnino, Pasa, Kupisz, Pinato, Zammarini, Folorunsho, Tsadjout, Ciciretti, Pellegrini, Cambiaghi, Butic, Sylla.
PROBABILI FORMAZIONI
Crotone (3-5-1-1): Festa; Nedelcearu, Canestrelli, Paz; Mogos, Estevez, Vulic, Zanellato, Sala Kargbo; Sala Maric. All.: Modesto. Pordenone (4-3-3): Perisan; El Kaouakibi, Camporese, Petriccione, Falasco; Magnino, Pasa, Pinato; Cambiaghi, Butic, Pellegrini. All.:Tedino
L'ARBITRO
L'Arbitro è il sig. Giovanni Ayroldi di Molfetta; assistenti: Mastrodonato e Nuzzi; Quarto uomo: Carrione. Al Var Dionisi; AVAR: Pagliardini.
DOVE VEDERLA
TV: Dazn tramite decoder apposito o smart TV, Sky via satellite; in streaming: Dazn su app e sito ufficiale, App di Sky Go, App di Helbiz Live