Pnrr, Manna scrive al presidente De Caro

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Dagli studenti idee innovative per il futuro”, è il succo della lettera che il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha inviato al presidente Anci De Caro. E inviterà l’associazione e i sindaci “a chiedere momenti di confronto tra istituzioni e studenti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, soprattutto in quei territori che mostrano le maggiori criticità e difficolta di coinvolgimento con le locali istituzioni scolastiche”.

Nella lettera Manna ha parlato degli incontro svolti con gli studenti del comprensorio di Rende nell’ambito del Nazionale di Ripresa e Resilienza, “da anni crediamo che sostenere politiche volte alla partecipazione attiva dei cittadini sia esercizio democratico in grado di avvicinare concretamente le nostre comunità alla cosa pubblica. Se una cosa, poi, ci ha insegnato la pandemia è che il confronto aperto, la pluralità di visioni, possano davvero fare la differenza nel ricostruire le nostre città”

“Le giovani e giovanissime menti giocano un ruolo fondamentale in questo processo di democrazia diretta. Per questo abbiamo coinvolto gli studenti delle nostre scuole nei laboratori di cittadinanza attiva: momenti di approfondimento, spazi volti ad elaborare idee sulla città che i nostri ragazzi vorrebbero in vista delle concrete opportunità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci offre. La progettazione deve essere momento partecipato, la sinergia tra istituzioni e cittadini deve mettere al centro bisogni, aspirazioni e necessità di ogni cittadino”.

“Sin dai primi incontri sono uscite proposte creative e innovative: la sede dove solitamente si svolgono le sedute del consiglio comunale è divenuta agorà di partecipazione civica. Abbiamo chiesto agli studenti, facendo riferimento alla propria esperienza scolastica, di pensare e ideare proposte che potessero fornire alla cabina di regia che lavora al PNRR il prezioso apporto di queste giovani menti. E la loro risposta è stata immediata, attraverso progetti che esprimono appieno il loro sentire, i loro bisogni e le idee di una città più a misura di bambino e ragazzo, una società più accogliente, pluralista. Gli alunni hanno chiesto, prendendo spunto dalle linee guida del PNRR, di puntare su istruzione, ricerca, inclusione e coesione”.

“Uno sguardo su sostenibilità, salute e ambiente premendo sulla digitalizzazione, spazi di socializzazione, abbattimento delle barriere architettoniche, inclusività, valorizzazione del patrimonio identitario e culturale: i progetti presentati dai nostri ragazzi hanno mostrato quanto la loro visione sia riuscita a cogliere punti di vista molteplici, necessari a costruire la città del futuro e, al contempo, a crescere e a migliorare come comunità. Dobbiamo coinvolgerli e ragionare assieme sulle loro proposte: per questo crediamo che tale esperienza, questi momenti di partecipazione attiva, vadano estesi anche alle altre amministrazioni comunali”.