Covid, superati i 400 ricoveri: 1.469 casi e 2 decessi nel bollettino dell’Epifania

Calabria Cronaca

Lieve calo dei casi da coronavirus in Calabria: nonostante gli oltre 10 mila tamponi processati nelle ultime 24 ore – in concomitanza della festività dell’epifania – sono emersi “solo” 1.469 nuovi casi. Non accennano a calare invece i ricoveri, che raggiungono cifre sempre più preoccupanti: con i 19 nuovi pazienti ricoverati nella giornata di ieri, i degenti negli ospedali calabresi sono 404.

Si conferma più colpita la provincia di Reggio Calabria (+662), seguita da Cosenza (+357), Vibo Valentia (+244), Crotone (+134) e Catanzaro (+65), mentre i restanti casi appartengono ad altra Regione o Stato (+7). Processati complessivamente 1 milione e 740.277 tamponi con un tasso di positività al 13,86%.

I DATI PER PROVINCIA

Nel reggino i positivi al covid salgono a 45.334 (+662), mentre i casi attivi sono 9.270. Di questi: 9.106 in isolamento, 153 in reparto ed 11 in rianimazione. Complessivamente, sono 35.589 i guariti e 475 i decessi.

Nel cosentino i positivi riscontrati raggiungono quota 35.312 (+357), mentre i casi attivi sono 5.758. Di questi, 5.642 sono in isolamento, 107 in reparto e 9 in rianimazione. Complessivamente, si registrano 28.811 guariti e 743 deceduti.

Nel vibonese, i casi covid salgono a 13.005 (+244) mentre gli attivi sono 4.698. Di questi: 4.688 si trovano in isolamento, 10 in reparto e nessuno in terapia intensiva. Sono 8.185 i guariti e 122 i deceduti.

Nel crotonese i casi riscontrati rimangono infariati a 11.173 (+134) mentre gli attivi sono 1.259, di cui 1.235 in isolamento domiciliare e 24 in ospedale, nessuno in terapia intensiva. Complessivamente, sono 9.783 i guariti e 131 i deceduti.

Nel catanzarese, infine, contagi accertati finora sono 16.509 (+65), mentre i casi attivi sono 3.406. Di questi, 3.316 in isolamento, 78 in reparto e 12 in rianimazione. Complessivamente, sono 12.926 i guariti e 177 decessi.

I SINDACI SOSPENDONO IL RIENTRO IN CLASSE

Si stanno susseguendo in queste ore numerose ordinanze emanate da diversi sindaci calabresi, che hanno deciso di sospendere il ritorno a scuola già slittato al prossimo lunedì, 10 gennaio. Una scelta molto dibattuta a livello nazionale, dove diversi amministratori locali e governatori regionali si trovano concordi nel posticipare il rientro in classe per alunni e docenti.

Una scelta motivata dalla presenza di numerosi focolai domestici, che potrebbero essere dunque “trasportati” fin dentro le aulee scolastiche allargandosi e diffondendosi eccessivamente. La Regione Calabria, al momento, non ha previsto ulteriori proroghe, e tale decisione resta dunque in capo ai rispettivi sindaci. Lo stesso presidente Roberto Occhiuto ha infatti ribadito che la decisione "spetta ai sindaci" e che il tal caso la Regione non si opporrà.