Rientro a scuola, Mamone (Unsic): “In queste condizioni è puro masochismo”
“Siamo di nuovo in emergenza, con prospettive poco chiare e non rassicuranti per le prossime settimane. Meglio non rischiare”. Lo dichiara in un comunicato il presidente dell’Unsic, Domenico Mamone, intervendo in merito al rientro a scuola in programma per il prossimo 10 gennaio.
“Occorre realismo. Ovviamente la scuola in presenza è la regola. Ma alla vigilia della riapertura degli istituti scolastici la situazione è doppiamente grave: il numero di studenti e docenti contagiati è ovviamente da primato e le lezioni rischiano di essere per pochi. Nel contempo è concreto il rischio che chi finora s’è salvato vada presto ad ingrossare le fila dei contagiati a causa di un mezzo pubblico affollato per raggiungere scuola o degli assembramenti” spiega Mamone. “Meglio allora due o tre settimane di Dad sia per garantire in modo egualitario la scuola a tutti e sia per evitare ulteriori problemi negli ospedali già affollati”.
“In fondo tra novembre e dicembre scorsi molti istituti scolastici si sono fermati per le occupazioni studentesche: dove erano allora quelle sigle ideologizzate che reclamano la scuola in presenza a tutti i costi?” si domanda in conclusione il presidente del sindacato degli imprenditori. “Professori e studenti non possono continuare ad essere carne da macello”.