Sequestrata da CFS area adibita a discarica nel vibonese
Doveva diventare un'area di risanamento e recupero ambientale secondo un progetto deliberato dall'Amministrazione Comunale di Parghelia (VV), per il miglioramento della localita' "Carruccio", invece era una discarica. Si tratta di un terreno di due ettari, sequestrato dagli uomini del Corpo Forestale. L'intervento prevedeva la realizzazione di una serie di opere che, oltre alla valorizzazione dell'intera zona, miravano a scongiurare potenziali situazioni di pericolo derivanti da eventi atmosferici in un'area notevolmente soggetta a tali rischi. Un' indagine dell Corpo Forestale dello Stato, ha pero' portato alla luce uno scenario del tutto diverso. Gli uomini in forza al comando stazione di Spilinga (Vv), nel corso di uno dei tanti servizi di perlustrazione, vi hanno rinvenuto svariate tipologie di rifiuti speciali. Un contributo importante e' stato dato dall'utilizzo di strumentazione Gps e aerofotogrammetrie, in uso ai reparti del CFS, tramite le quali e' stato possibile quantificare con esattezza la zona interessata dal fenomeno. In sostanza, un vero e proprio ricettacolo di immondizia di ogni genere tra cui materiale proveniente da demolizione, rifiuti ferrosi, rifiuti plastici, elettrodomestici in disuso, vecchi pneumatici e, per finire, diversi cumuli di materiale terroso proveniente, verosimilmente, dalla pulizia dell'alveo dei torrenti, che occupavano una superficie , in parte pianeggiante, di oltre 2000 metri quadrati. Le risultanze investigative hanno indotto gli uomini del CFS a porre immediatamente sotto sequestro l'intera area oggetto del programma di risanamento ambientale, avente un' estensione di oltre 20.000 metri quadrati, nominando quale custode giudiziario il responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale di Parghelia (VV). La Magistratura di Vibo Valentia, che ha gia' convalidato il provvedimento di sequestro operato dalla Forestale. Si indaga per realizzazione di discarica non autorizzata di rifiuti speciali, in relazione al decreto del dicembre 2010 che ha prorogato lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti in tutto il territorio della Calabria. Le indagini sono tuttora in corso e mirano ad accertare eventuali responsabilita', sia dolose che colpose, in merito ai fatti accertati. La Forestale sta attenzionando diverse imprese del settore edilizio che, tramite lo smaltimento illecito dei rifiuti, riescono a garantirsi elevati profitti legati ad un sensibile abbattimento degli oneri di spesa. Si attendono ulteriori sviluppi sul caso anche in considerazione del fatto che, a distanza di pochi giorni dal sequestro, ignoti hanno divelto il cancello d'ingresso al cantiere, violando i sigilli apposti. Gli Agenti hanno percio' inoltrato un' ulteriore informativa di reato presso la Procura della Repubblica, in ordine ai reati di danneggiamento e violazione di sigilli.