Calabria Etica, parte il progetto “Family Tutor”
È stato avviato dalla Fondazione Calabria Etica il progetto denominato "Family Tutor" che prevede la formazione e la ricollocazione per dodici mesi di lavoratori che usufruiscono delle diverse forme di ammortizzatori sociali per come previsto dalla legge regionale n. 28/2008. Il progetto è stato predisposto dalla Fondazione e successivamente validato dal Dipartimento Lavoro e Formazione professionale della Regione che ha provveduto a effettuare la selezione dei lavoratori.
Attraverso le attività programmate si intendono implementare le iniziative di sostegno alle famiglie calabresi già avviate da Calabria Etica attraverso l'istituzione e l'attività dei Centri per la famiglia, da tempo già operanti nelle cinque province calabresi, creando, nel contempo, una opportunità di lavoro e di acquisizione di esperienza in un delicato settore quale quello sociale.
In particolare si intende attivare un percorso di conoscenza sulla realtà delle famiglie appartenenti agli ambiti territoriali delle cinque province in cui operano i Centri per la famiglia, nonché incrementare l'offerta dei servizi e sperimentare nuovi modelli di intervento a supporto dei nuclei familiari seguiti dai centri provinciali.
I principali obiettivi sono: la rilevazione di dati sensibili sullo stato di disagio e di difficoltà delle famiglie al fine di meglio calibrare ed orientare i servizi da erogare; l'implementazione delle attività e dei servizi già offerti dai Centri provinciali e l'ampliamento del bacino di utenza; la sperimentazione, su richiesta esplicita delle famiglie, di interventi di affiancamento nella gestione delle difficoltà quotidiane; la promozione, nei territori destinatari del progetto, delle attività svolte e dei servizi offerti. "Si tratta di una importante iniziativa - ha commentato Luigi Bulotta, presidente di Calabria Etica che vede attualmente coinvolte settantacinque unità ripartite equamente tra i cinque Centri provinciali, attraverso la quale non solo si da una risposta in termini occupazionali, quanto si ha la possibilità, qualificando anche i lavoratori, di migliorare ed implementare i servizi già offerti alle famiglie calabresi, conoscendone meglio i bisogni tramite una apposita ricerca sul territorio che sarà effettuata dai lavoratori utilizzati". "Il progetto, anche a tal fine, prevede la creazione di un Centro di Documentazione della Famiglia - ha detto infine Bulotta - e la definizione di interventi di affiancamento familiare con la implementazione delle attività di consulenza già svolte dai Centri, in sintonia con le politiche sociali della Regione".