Squillace, incontro sul futuro del centro riabilitativo
Positivo e propositivo l’incontro che ha avuto luogo lo scorso sabato nella sala consiliare del municipio di Squillace. Al centro del dibattito l’ipotesi chiusura del Centro di Riabilitazione operante da anni sul territorio comunale squillacese e afferente all’Asp di Catanzaro, che ha causato numerosi disagi ai pazienti.
Nell’immediatezza della notizia della sospensione del servizio, appresa dagli organi di stampa e non attraverso note ufficiali della competente Asp, si è creata una mobilitazione popolare che ha visto coinvolti sindaci, amministratori e cittadini del comprensorio.
All’incontro, promosso anche su sollecitazione dei colleghi dal primo cittadino di Squillace Pasquale Muccari, hanno partecipato Salvatore Megna, sindaco di Vallefiorita, accompagnato dai consiglieri comunali Francesco Cantaffa e Emilia Cutullè; Pietrantonio Cristofaro, sindaco di Girifalco; Alfonso Mercurio, sindaco di Stalettì; Teresa Lagrotteria, vice sindaco di Amaroni. Presenti anche il deputato Paolo Parentela, il consigliere provinciale Francesco Fragomele e l’ex consigliere regionale Arturo Bova dai cui interventi sono giunti importanti spunti di riflessione. Una riunione ampiamente partecipata da cittadini e amministratori di Squillace: gli assessori Stefano Carabetta, Franco Caccia, Rosetta Talotta e Mariella Trombetta, i consiglieri comunali Oldani Mesoraca, Vincenzo Zofrea, Anna Maria Mungo e Giuseppe Facciolo. Alessandro Mauro presente in rappresentanza del locale circolo di FdI.
Unanime e dura la condanna dell’assemblea per la decisione assunta dall’Asp, di cui è stato contestato fortemente anche il metodo operativo, privo di qualsiasi forma di interlocuzione con i sindaci dei territori interessati; una decisione incomprensibile, che penalizza e indebolisce un comprensorio, un polo d’eccellenza, in controtendenza rispetto alle esigenze espresse dai territori in costanza della pandemia, con un rafforzamento di strutture e servizi a difesa del diritto alla salute, che si coniuga con il diritto alla cura.
Ferma la volontà di intraprendere ogni azione necessaria per garantire l’immediata riapertura del centro di riabilitazione, la cui valenza territoriale trova riscontro nell’ampia partecipazione alla riunione da parte di numerosi cittadini, attori istituzionali, esponenti politici e movimenti civici. La riunione è stata comunque confermata nonostante alcuni sindaci avessero ricevuto nella giornata di venerdì rassicurazioni telefoniche circa la riattivazione del servizio da parte del direttore generale facente funzioni dell’Asp di Catanzaro, Ilario Lazzaro; si è ritenuto fondamentale l’incontro in virtù di una gestione “superficiale” della vicenda, che compromette anziché salvaguardare la salute dei Cittadini, diritto fondamentale.
Indignazione e disapprovazione per chi ha ritenuto di sfruttare la vicenda per fare uno scatto in avanti, ricorrendo a metodi poco rispettosi, appartenenti alla vecchia politica, basati sull’intercessione personale presso il referente Asp, che non ha perso tempo a “rassicurare” tutti attraverso i social e i comunicati stampa dell’avvenuta risoluzione del problema e della conseguente riapertura del centro di riabilitazione. Condanna di questo modo di operare, irriguardoso delle comunità che i sindaci rappresentano, con un richiamo al rispetto dei ruoli istituzionali e delle procedure partecipate. Numerosi gli interventi critici sull’iter seguito dalla responsabile del Distretto di Soverato, Maria Concetta Loprete, che autonomamente, senza preavviso e senza il coinvolgimento dei sindaci del territorio ha “ritenuto “ di dover interrompere il servizio erogato dal Centro di Squillace, adducendo motivazioni a oggi sconosciute.
Dall’assemblea è emersa con altrettanta chiarezza la volontà di tutti gli amministratori di essere parte attiva di una riprogrammazione dell’offerta dei servizi nell’ottica di un rafforzamento della territorialità, della prossimità e della domiciliarità. Le opportunità offerte dal Pnrr sono un’occasione per potenziare i servizi, migliorarne la qualità, garantire la salute del cittadino; rappresentano lo spazio in cui costruire nuove forme di sviluppo locale ma anche una nuova e qualificata occupazione. Per raggiungere questi obiettivi strategici, in un comprensorio chiamato a svolgere un ruolo da protagonista nella programmazione della nuova rete territoriale, il Polo di Squillace è stato individuato come Casa della Comunità e quello di Girifalco come Ospedale di Comunità.
I sindaci, costituitisi in un comitato spontaneo, si sono determinati nella trasmissione di una nota congiunta di protesta indirizzata a Roberto Occhiuto, quale commissario straordinario alla sanità per la Calabria, al Direttore Generale facente funzioni dell’ Asp di Catanzaro, al Responsabile del Distretto Sanitario di Soverato, con contestuale richiesta di un incontro operativo.
Gli amministratori invieranno a breve al Dirigente Generale facente funzioni dell’Asp di Catanzaro la richiesta di convocazione della Conferenza dei Sindaci e del Comitato di Distretto, strumenti organizzativi previsti dal Regolamento Asp di Catanzaro, con l’obiettivo di attuare servizi correnti tali da soddisfare le attese dei cittadini, previa valutazione dei fabbisogni delle amministrazioni comunali e delle rispettive comunità.