La valorizzazione turistica al centro del progetto pilota della Provincia di Vibo
Punta alla “valorizzazione turistica delle risorse ambientali, paesaggistiche, storiche e culturali del territorio” il progetto pilota che la Provincia di Vibo Valentia ha presentato, nei giorni scorsi, al Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise). L’importo complessivo del progetto, elaborato dall’Ufficio provinciale di coordinamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ammonta a 10 milioni di euro.
Molteplici e qualificati i partners che affiancheranno la Provincia. Alla manifestazione di interesse promossa dal presidente, Salvatore Solano, hanno aderito tra gli altri: la Camera di Commercio, Assindustria, Confartigianato, il Gruppo di Azione Locale (GAL) Serre Vibonesi, il Consorzio Gruppo Azioni Locali (CoGal) Monteporo Serre Vibonesi, il Parco delle Serre, Legambiente, l’Ente Pro Loco Italiane e diversi Comuni.
La priorità del progetto pilota è “la valorizzazione economica di attrattori naturali, culturali e turistici (quali ad esempio: torri costiere, parchi ed aree protette, aree mercatali e fieristiche, zone artigianali, siti di archeologia industriale) presenti nelle realtà comunali della provincia di Vibo Valentia”.
Il progetto prevede inoltre: “Una fase di sostegno e di animazione territoriale per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali nel settore del turismo; l’incentivo alla produzione e alla realizzazione di prodotti agroalimentari e delle filiere tipiche; il sostegno alla nascita di imprese di commercializzazione e promozione dei prodotti del territorio”.
Entrando nel particolare delle linee guida del progetto pilota presentato al Mise, “l’idea forza, condivisa dal partenariato di progetto, è lo sviluppo di una economia basata sulla creazione di una filiera digitale e produttiva, veloce e innovativa - ha evidenziato l’architetto, Antonio Maida, responsabile tecnico dell’Ufficio di Coordinamento PNRR della Provincia di Vibo. Caratterizzata, quindi, dalla cosiddetta filiera corta di prodotti e servizi sviluppati sulle specificità del territorio e strettamente corrispondenti alle identità legate alle peculiarità storico-rurali e geografiche. Ognuno dei soggetti coinvolti ha elaborato una scheda progettuale nell’ambito del tema individuato dal bando e gli uffici della Provincia hanno predisposto il progetto complessivo - ha spiegato l’architetto Maida - raggruppando gli interventi in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro”.
“Abbiamo avviato una serie di incontri, di confronti e di interlocuzioni con tutti i soggetti istituzionali, le organizzazioni e le varie associazioni presenti nella nostra realtà territoriale - ha affermato il presidente Solano - la logica con la quale ci stiamo muovendo e continueremo a muoverci - anche in considerazione delle opportunità che ci pone il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, collegato al programma europeo Next Generation - è di natura inclusiva e partecipativa. Una “conventio ad includendum” e non ad “excludendum”, ai fini di un’azione sinergica, incisiva e armoniosa per la crescita e lo sviluppo del Vibonese”.