Serie B. Il Lecce affossa il Crotone (3-0): per gli Squali prosegue l’agonia
Lecce - Crotone 3-0 :t roppo poco Crotone per contrastare il gigante Lecce che, con questa vittoria conquista la vetta della classifica. Ad aprire le danze è Massimo Coda al 34’, sempre più capocannoniere di questa serie B, che batte Saro autore di un paio di interventi meritevoli di attenzione. Una follia di Cuomo, nel finale di primo tempo, lascia i pitagorici in dieci uomini e regala un penalty ai padroni di casa trasformato sempre da Coda. Nella ripresa i crotoniati provano a contenere i salentini seppur in inferiorità numerica ma il Lecce cala il tris con Strefezza mandando in frantumi i sogni di gloria pitagorici e rinviando ancor di più la prima vittoria in trasferta della squadra di Modesto che sprofonda sempre più in classifica.
di Francesco Pitingolo
Lo scontro tra Lecce e Crotone, valevole per la ventiquattresima giornata del campionato di cadetteria, disputatosi allo stadio Via del Mare del capoluogo pugliese, se l’aggiudica la compagine di casa col risultato di 3-0.
Due posizioni completamente diverse per le rivali: il Crotone Calcio reduce con quella di oggi da tre sconfitte consecutive conseguite contro Reggina, Brescia e Lecce, è giunto nello stadio pugliese per tentare l’impresa di agguantare una vittoria in campionato che manca dallo scorso 18 dicembre ottenuta ai danni del Pordenone, e con l’intento di affrontare, col giusto piglio e la giusta grinta una delle grandi favorite di questo torneo per la promozione diretta in serie A e provare a scacciare, senza riuscirci, quella che sembra una costante di questa stagione, ovvero una crisi senza fine.
Mr. Modesto per l’ennesimo scontro salvezza, sapendo di avere un solo obiettivo possibile, cioè quello di scalare una classifica che appare oggi più che mai deficitaria e compromessa, che vede la compagine calabrese inchiodata al terzultimo posto, ha deciso di schierare il suo undici migliore ponendo in campo un 3-4-2-1: in porta Saro; in difesa il consolidato trio composto da Cuomo, Golemic che oggi indossa la fascia di capitano e Nedelcearu; a centrocampo un inedito quartetto formato da Giannotti, Kone, Vulic e Calapai; in attacco Kargbo e Marras alle spalle dell’unica punta Mulattieri.
Formazione inedita per il tecnico pitagorico che a centrocampo opta per un turnover, lasciando in panchina tutta la linea adoperata nella scorsa giornata facendo riposare finanche il capitano Estevez; sulla linea offensiva Marras parte dal primo minuto e viene preferito a Maric.
Il Lecce, che già alla vigilia del match appariva grande favorito, confermandosi tale, ha affrontato la formazione pitagorica forte di un sistema che Mr. Baroni ha improntato sulla solidità e funzionalità degli schemi e che sinora hanno dato prova di funzionare portando ad avere dei forti equilibri in tutti i settori del rettangolo di gioco.
Il tecnico fiorentino, che con la partita odierna ha affrontato per la nona volta in carriera la compagine calabrese, per il turno domenicale ha deciso di mandare in campo un 4-3-3 e schierare: in porta Gabriel; in difesa Calabresi, Lucioni, Tuia e Barreca; a centrocampo Helgason, Hjulmand e Majer; in attacco Raguusa e Strefezza a supporto della punta centrale Coda.
Anche Baroni opera un turnover, cambiando ben cinque calciatori rispetto al pareggio ottenuto ad Alessandria, sostituendo anche parzialmente l’attacco dove gli esterni con caratteristiche offensive Strefezza e Ragusa sono oggi preferiti e posti a supporto del bomber giallorosso Coda.
A dirigere l’incontro è stato Davide Ghersini, sezione AIA di Genova, coadiuvato dagli assistenti: Filippo Valeriani di Ravenna e Matteo Bottegoni di Terni, dal IV Uomo: Ermanno Feliciani di Teramo e dagli uomini VAR: Opererà Simone Sozza di Seregno e AVAR: Filippo Bercigli di Valdarno.
Inizia il match e a toccare la prima palla dell’incontro è la compagine pitagorica con Mulattieri che passa all’indirizzo dei compagni di centrocampo i quali tentano di imbastire un’azione offensiva che non sortisce effetti a causa di un fallo di Majer ai danni di Kone.
Riprende il gioco e al 6’ minuto il Crotone ha un’occasione da gol con Kargbo che, dalla fascia sinistra, penetra nell’area avversaria provando una conclusione che colpisce l’esterno della rete. Brivido per i salentini che provano una reazione al minuto 10’ con Ragusa il quale recupera una palla invitante in zona offensiva, prova a servire Strefezza che scivola nell’effettuare lo stop.
Il Lecce aumenta i giri del motore e prova a passare in vantaggio al 17’ con Strefezza e Calabresi che riescono ad aprire il gioco per Helgason il quale conclude a botta sicura trovando una delle più belle parate della stagione di Saro che dice di no all’attaccante giallorosso salvando il risultato.
Ancora il Lecce si rende pericoloso dopo un solo minuto di gioco, e Saro è ancora protagonista con una incredibile parata su un colpo di testa ravvicinato di Majer riuscendo, seppur per poco, a tenere a galla le speranze del Crotone ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in trasferta.
Il Crotone prova a difendere con le unghie e con i denti il pareggio respingendo le incursioni dell’attacco salentino che trova il vantaggio al minuto 35’ con Coda che coglie un assist di Hjulmandsi, si invola sul filo del fuorigioco verso l’area difesa dai pitagorici, trovando il gol dell’1-0 per il Lecce.
Crotone costretto, come al solito, ad inseguire! Prova a proporsi con Kargbo che, al 37’ non trova la giusta coordinazione per ottimizzare al massimo un assist di Giannotti.
Al 43’ è sempre la squadra di casa a rendersi protagonista e, su sviluppo da calcio d’angolo Calabresi calcia sul secondo palo trovando Cuomo sulla linea di porta che salva temporaneamente il risultato che cambia dopo soli due minuti quando lo stesso difensore rossoblù si rende autore di un tocco di mano in area, giudicato volontario dal direttore di gara, guadagnando un cartellino rosso e regalando un penalty al Lecce trasformato da Coda che porta a più 2 il vantaggio sul Crotone.
Finisce così il primo tempo, con una doppietta di Massimo Coda che si conferma sempre più capocannoniere di questa serie B e con uno squalo pitagorico sotto di due reti e in dieci uomini. Il Crotone, dopo un buon avvio di gara, si perde e spaurisce sotto le incursioni dei salentini, lasciando spazi e campo ai padroni di casa che non perdonano. In luce Saro che, in questa prima frazione di gioco, ha compiuto un paio di miracoli evitando un passivo più rotondo.
Inizia il secondo tempo senza sostituzioni ed è il Lecce a toccare la prima palla della ripresa. Saltano gli schemi nello scacchiere rossoblù, rimasto con un uomo in meno, che in campo si schiera con un ridisegnato 4-4-1. La musica è però sempre la stessa con il Lecce che attacca la profondità nell’area pitagorica che per poco, con un intervento di Vulic al limite del regolamentare, regala un’ altro penalty alla squadra di casa annullato poi dal direttore di gara dopo aver visionato l’intervento al VAR.
Il triplice vantaggio è però solo rinviato al 59’quando Strefezza coglie un assist di Majer battendo, ancora una volta, l’estremo difensore Saro e chiudendo anzitempo il match. Il resto della partita è un tripudio giallorosso che al 65’ trova il nuovo vantaggio con Coda che trasforma una palla invitante trovando la tripletta personale, poi annullata per posizione irregolare, dal direttore di gara.
Il Crotone prova a fare quel che può ma il Lecce controlla e spadroneggia il match e, al 75’, la compagine salentina con Simic sfiora nuovamente il vantaggio: l’attaccante manda alto di testa una buona occasione imbastita da Majer, sprecando di fatto l’ennesima occasione da rete.
Al minuto 80’ un’altra occasione per il Lecce con Blin che, dalla faccia destra, crossa sul secondo palo all’indirizzo di Di Mariano che si divora il gol del 4-0. Dopo otto minuti è sempre la squadra di Baroni che va vicino al gol con Rodriguez che di testa colpisce la traversa. Dopo quattro minuti di recupero il direttore di gara fischia la fine delle ostilità tra Lecce e Crotone, con la squadra di casa che archivia la pratica con un netto 3-0.
Il Crotone come al solito parte bene, tiene la prima mezz’ora ma poi cede e cade sotto le pressioni e incursioni giallorosse che oggi calano il tris trovando la testa della classifica di serie B.
Troppo poco Crotone per arginare la corazzata di Baroni; lo squalo crea poco in tutti i novanta minuti e si arrende poco dopo la mezz’ora allo strapotere dei padroni di casa, mostrando tutti i propri limiti tecnico tattici.
La compagine di Mr. Modesto, che oggi cambia e ridisegna completamente negli interpreti la linea di centrocampo cancellando punti di riferimento e leader al gruppo, con la sconfitta di oggi complica terribilmente la marcia verso la salvezza che, alla luce dei risultati dagli altri campi, si allontana sempre di più.
Notte fonda per i pitagorici che quest’anno sono affetti da una crisi senza fine. Appuntamento, dunque, a mercoledì prossimo quando il Crotone, tra le mura amiche dello stadio di casa dovrà affrontare un altro derby contro il Cosenza, partita che a questo punto del campionato rappresenterà un vero e proprio crocevia per la permanenza di pitagorici nel torneo cadetto.