Acque marino-costiere, Pappaterra: “Risultati saranno visibili nel tempo”
“Ancora una volta la provincia vibonese si contraddistingue come avamposto della sensibilizzazione collettiva verso la soluzione delle criticità ambientali, in cui le associazioni ed i comitati si sono resi propulsori di un dibattito estremamente costruttivo, a volte anche duro ma concreto, che ha attivato le istituzioni per dare risposte alle necessità del comprensorio. È quanto dichiarato ieri dal direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, nel corso del suo intervento nel convegno La tutela e la conservazione del mare come eredità delle generazioni future che si è tenuto a Nicotera nella sala convegni del Liceo Vinci alla presenza di molte autorità civili, militari e religiose, ed un folto pubblico di cittadini, rappresentativi anche di associazioni e comitati, nonché di studenti del locale istituto superiore.
"E qui il ruolo del dottor Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, è stato straordinariamente efficace perché, forse anche fuori dal suo ruolo istituzionale, è riuscito a mettere intorno ad un tavolo tutte le istituzioni per concretizzare quanto le associazioni, appunto, chiedevano a gran voce" afferma ancora Pappaterra. "E noi, come agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, abbiamo ancora una volta garantito la nostra presenza".
“Mi ero riservato di illustrare le attività che la nostra Agenzia ha svolto da quel 16 dicembre scorso, in cui a Pizzo si sancì ciò che già concretamente si stava costruendo da qualche mese, ossia un patto interistituzionale per affrontare la problematica del mare nel tratto compreso da Tortora sino a Nicotera. Perché sebbene gli addetti ai lavori lo sanno, è giusto anche che la cittadinanza sappia che il Presidente della Regione Occhiuto ci ha chiamati a raccolta per collaborare con le nostre competenze, noi ad esempio per il controllo e monitoraggio, ed in quella cabina di regia ciascuno ha dato la sua disponibilità: ad esempio, ciò che sta facendo la Stazione Zoologica Anton Dohrn del professore Greco è possibile anche perché Arpacal ha messo a sua disposizione uomini e mezzi per operare sul territorio" afferma ancora il direttore generale dell'Arpacal. "A dimostrazione che la collaborazione delle buone volontà deve avere solo un unico obiettivo. Noi abbiamo messo a disposizione anche l’alta tecnologia, con droni in grado di sorvolare i letti dei fiumi per verificare, come già fatto anche per il fiume Mesima, potenziali criticità determinate da sversamenti abusivi".
"Ma, come detto dagli altri relatori, è bene che la cittadinanza sappia che ci saranno dei miglioramenti nella prossima stagione balneare, ma non così evidenti come qualcuno ha potuto fraintendere" conclude Pappaterra. "È una lotta da combattere insieme se tanti fronti, ed i risultati sensibili si potranno percepire solo a medio e lungo termine”.