Vertice in prefettura sulla chiazza nel mare di Nicotera
Sulle cause che hanno determinato la presenza di una vasta chiazza marrone nel mare di Nicotera che per settimane ha allontanato turisti e residenti ci sono ancora risposte poco chiare. Proprio per questo, in Prefettura, dove è stato costituito un osservatorio permanente sullo stato di salute del mare nicoterese, si sono riuniti i componenti di varie associazioni e comitati cittadini, i tecnici dell’Arpacal, la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza, alla presenza del Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno e del Commissario della Provincia, Mario Ciclosi.
Due schieramenti contrapposti, da un lato i cittadini di Nicotera che quest’estate si sono dovuti spostare altrove per fare un bagno a mare, dato lo stato d’inquinamento dello specchio d’acqua antistante la città e dall’altra i tecnici dell’Arpacal, i quali, risultati delle analisi alla mano, hanno precisato che il mare di Nicotera non presenta alcuna anomalia e pertanto non è da considerarsi inquinato. L’unica cosa certa a Nicotera rimane il fallimento di una stagione estiva che rappresenta il motore economico della città, quest’anno come i precedenti, inceppato dalla sporcizia presente in mare.
A portare sul tavolo la drammatica testimonianza di chi ha subito sulla propria pelle le conseguenze legate all’inquinamento del mare nicoterese, Giuseppina Lapa, assessore dimissionario alla cultura dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Franco Pagano, la quale ha partecipato alla riunione in Prefettura - ha sottolineato la stessa - in qualità di semplice cittadina.
Sul precario stato di salute dello specchio d’acqua antistante Nicotera, i cittadini non hanno dubbi e non bastano neanche i dati forniti dall’Arpacal e dalla Capitaneria di Porto a rassicurare gli animi seriamente preoccupati dei partecipanti al tavolo. Dati che parlano di un mare in buone condizioni ma che alla vista racconta tutt’altro.