Tumore al seno, con la Breast Unit “mai più emigrazione sanitaria”
Mai più emigrazione sanitaria per il tumore al seno. È il forte messaggio che parte dall'Ammi e dalla Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro grazie alla Breast Unit. L'Associazione Moglie Medici Italiani, sezione catanzarese, presieduta da Silvana Aiello Bertucci, ha fatto il punto, insieme all'Azienda Ospedaliera, sul centro integrato, presente nel capoluogo, per la cura dei tumori alla mammella: una preziosa risorsa, unica in Calabria, che sta salvando tante vite, limitando la migrazione sanitaria.
"Come Ammine siamo impegnate quotidianamente a favore delle figure femminili con progetti di tutela e sostegno. Abbiamo scelto la data dell'8 marzo perché è la Giornata Internazionale dei Diritti Internazionali della Donna e, tra questi, vi è il diritto alla Salute e alla Prevenzione" ha spiegato la presidente. "Il tumore al seno è la forma tumorale più diffusa al mondo tra le donne. È importante far conoscere questo servizio e far comprendere alle donne calabresi che non sono sole". Nella sala multimediale dell'ospedale Pugliese sono intervenuti tutti i vertici dell'Azienda Ospedaliera.
"Finché ricoprirò questo ruolo mi impegnerò perché la Breast Unit possa essere implementata ed abbia degli sviluppi importanti" ha sottolineato il commissario straordinario Francesco Procopio. "Nel periodo della pandemia, questa struttura è stata trainante. Se nel 2019 sono stati effettuati circa 120 interventi, nel 2021 si è arrivati a 232. A conferma che in Calabria si possono trovare quelle risposte che gli utenti cercano e di cui hanno bisogno. Tra le nuove linee di indirizzo abbiamo indicato di rafforzare la Breast Unit con un potenziamento del personale e con un coinvolgimento delle altre realtà territoriali. Questa Unità è preziosa non soltanto dal punto di vista di assistenza ma anche economico perché, riguardo i ricoveri, si è passati a produrre da circa 350 mila euro a quasi 770 mila euro".
Secondo Sergio Petrillo, direttore sanitario facente funzione, "questa Unità va assolutamente sostenuta perché il suo approccio multidisciplinare è risultato vincente. Le donne sono prese per mano e accompagnate in un percorso terapeutico, senza costringerle ai cosiddetti viaggi della speranza". Per Antonio Mantella, direttore amministrativo, "l'esperienza della Breast Unit evidenzia come il lavoro di squadra sia un valore aggiunto. Nei prossimi anni il Pugliese e tutta l'area centro della Calabria può rappresentare un volano per la sanità calabrese". "Per fare sanità di qualità ci vuole una visione che deve mettere insieme le migliori competenze. La Breast Unit lo ha realizzato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. È fondamentale. anche la collaborazione con il mondo universitario" ha dichiarato Vincenzo Antonio Ciconte, presidente dell'Ordine dei Medici di Catanzaro.
"Fino a qualche anno il tumore alla mammella veniva affrontato con un intervento demolitivo. Ora non è più così. Il nodulo ha delle caratteristiche biologiche che vanno affrontate e, per questa ragione, ci vuole del personale dedicato per attivare una strategia terapeutica" ha spiegato Francesco Abbonante, coordinatore clinico della Breast Unit. "Qui riusciamo a curare una donna a 360°: questa è la nuova frontiera della senologia. Io ci ho creduto sin dall'inizio e ho la fortuna di aver incontrato professionalità altissime con le quali siamo diventati una grande squadra. Lavoriamo con passione e sacrificio. Vogliamo evitare che le donne calabresi siano costrette a partire per farsi curare. La Regione Calabria deve intervenire per aiutarci a creare una rete senologica calabrese. Inoltre, dobbiamo diffondere la cultura della prevenzione perché se nel nord-est dell'Italia il 92% della popolazione fa lo screening di massa e in Calabria siamo, invece, soltanto al 19%, significa che c'è una mentalità proprio da cambiare".
"Noi vogliamo combattere questo male. Abbiamo raggiunto un ottimo livello di efficacia ed efficienza e ringraziamo il dott. Abbonante che ha fatto da catalizzatore per creare questa straordinaria squadra. Nel 2019 facevamo 7 mila prestazioni senologiche, nel 2021 siamo arrivati a circa 9 mila. Abbiamo ridotto i tempi di attesa e speriamo di farlo sempre più" ha evidenziato Bernardo Bertucci, direttore della Radiologia Senologica Diagnostica Interventistica per la Breast Unit.