Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo di DNA sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D'Aiello, nel cosentino, in dotazione all'Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. Il cimitero già da ieri è sottoposto a stretta sorveglianza per garantire l'ordine pubblico e il corretto svolgimento delle indagini da parte dei vigili del fuoco. L'operazione, disposta dalla Procura di Paola nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dell'istituto, intende far luce sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni nella casa di cura. Il PM Bruno Giordano, sentito telefonicamente spiega che le operazioni avverranno in tre fasi: "dopo l'apertura dei loculi si accerterà l'identità dei cadaveri, poi si verificherà la corrispondenza con i registri e i certificati di morte, in ultimo se taluni cadaveri dovessero risultare privi di identità si cercherà, tramite i risultati dei prelievi, la corrispondenza con le persone dichiarate scomparse". I resti saranno prelevati dai tecnici dell'Istituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata dell'operazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra D'Aiello. Già nei mesi scorsi fu fatta una prima ricognizione, che fece scoprire come in alcuni loculi anonimi fossero stati tumulati anche quattro cadaveri.