Discriminazioni di genere: la Città Metropolitana aderisce alla Carta Ready
La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha aderito alla Carta d’intenti “R.E.A.D.Y. - Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”. La delibera, approvata nei giorni scorsi dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, è stata proposta dal Consigliere metropolitano delegato alle Parti opportunità, Filippo Quartuccio, che in una nota stampa sottolinea «l’ulteriore passo in vanati compiuto dall’Ente in termini di civiltà e riconoscimento dei diritti delle persone».
«E’ con grande entusiasmo – ha affermato Quartuccio – che oggi mi trovo a commentare il via libera ad un documento che, di fatto, segna una nuova tappa importante nell’affermazione di principi fondamentali, inviolabili ed irrinunciabili. Fin dal nostro insediamento, infatti, abbiamo intrapreso una strada che ci pone al fianco di ogni cittadino che, a prescindere dai propri orientamenti, non è mai lasciato indietro o da solo».
«”Ready” – ha specificato Quartuccio – si pone l’obiettivo di individuare e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, realizzate da Pubbliche Amministrazioni a livello locale. Per l’amministrazione, quindi, è stato pressoché naturale aderirvi considerato quanto fatto in passato anche col sostegno al progetto, vinto da Arcigay, per la realizzazione del Centro anti discriminazioni. Del resto, fra le finalità di “Ready” vi sono quelle di contribuire alla diffusione di buone prassi, su tutto il territorio nazionale, mettendo in rete e supportando le Pubbliche amministrazioni impegnate nella promozione e nel riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt». «Per questo motivo – ha proseguito il consigliere delegato alle Pari opportunità – la Città Metropolitana continuerà ad intraprendere percorsi istituzionali, con le realtà locali, per sensibilizzare il territorio su temi riguardanti le discriminazioni derivanti dall’orientamento sessuale».
Per Quartuccio, infatti, «c’è ancora molto da fare». «Perché – ha spiegato – se negli ultimi anni abbiamo assistito ad una maggiore accettazione dell'omosessualità, l'omofobia resta, purtroppo, ancora molto diffusa. Azioni come l’adesione a “Ready”, dunque, possono sicuramente servire a costruire una mentalità più aperta ed una piena affermazione dei dettami costituzionali che riconoscono, a tutti i cittadini, pari dignità sociale ed uguaglianza di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il nostro compito, per come recita l’articolo 3 della Costituzione, è proprio quello di rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana».