Agricoltura nelle zone svantaggiate: dal Psr sostegni per 30 milioni di euro

Calabria Infrastrutture

Sono stati pubblicati sul sito istituzionale www.calabriapsr.it gli elenchi definitivi relativi al bando legato alla misura 13, intervento 13.1, “Indennità compensative a favore delle zone montane”, e all’intervento 13.2, “Indennità compensative a favore di altre zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalla zone montane”, validi per l’annualità 2021 e rivolti ad agricoltori in attività, detentori di superficie minima pari a 0,5 ettari.

“Sostenere l’economia delle aree svantaggiate, arginare lo spopolamento delle zone montane e di quelle soggette ad altri vincoli o svantaggi, aiutare gli agricoltori nel presidio di questi territori – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – è un obiettivo fondamentale dell’azione di governo programmata dal Presidente Occhiuto. Attraverso la misura 13 del Psr e l’utilizzo dei fondi della Next Generation EU perseguiamo queste finalità. L’intento è garantire, in un periodo ancora segnato dalle ripercussioni economiche negative della pandemia, il mantenimento delle pratiche agricole che garantiscono la continuità e l’efficienza dei servizi ecosistemici, tutelando altresì la redditività degli imprenditori agricoli e l’inclusione sociale in comprensori con sbocchi lavorativi pochi o nulli”.

La misura 13 ha lo scopo di tutelare la qualità dei suoli, riducendo i rischi di erosione, dissesto e incendi; di favorire il presidio della biodiversità e del paesaggio agrario e valorizzare i prodotti di montagna.

Nello specifico, al termine della fase di riesame, sono state ritenute ammissibili a finanziamento 18.269 domande per l’intervento 13.1 e 14.784 per l’intervento 13.2.

Con le risorse disponibili si procederà a compensare gli agricoltori delle zone svantaggiate rispetto ai maggiori costi sostenuti per il mantenimento dell’agricoltura in tali aree, caratterizzate da condizioni climatiche sfavorevoli; da pendii molto scoscesi che richiedono l’impiego di attrezzature molto costose; da scarsa accessibilità dei fondi agricoli; elevata frammentazione fondiaria e fenomeni di dissesto idrogeologico.

Le superfici ammesse e i relativi premi/importi ammissibili, anche a seguito dell’approvazione degli elenchi regionali definitivi, restano, in ogni caso, subordinati a eventuali sanzioni e/o esclusioni, sulla base dei necessari controlli amministrativi previsti dalle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali.