Motta San Giovanni, il premio minatore d’oro a Guido Parisi
Andrà a Guido Parisi il Minatore d’oro, il premio internazionale istituito dall’amministrazione comunale di Motta San Giovanni per ricordare il sacrificio dei minatori mottesi e destinato a figure che si siano distinte e abbiano raggiunto notevoli risultati nel mondo del lavoro, della cultura, della medicina, della ricerca e del sociale, è stato assegnato dalla Commissione consiliare al corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Martedì 29 marzo alle 11 in piazza della Municipalità, il sindaco Giovanni Verduci, dopo aver letto la motivazione, consegnerà il Premio, unico nel suo genere e realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi.
Durante la manifestazione, giunta alla X edizione, saranno ricordati dall’Amministrazione comunale, attraverso un riconoscimento speciale alla memoria, Nino Candido (giovane vigile del fuoco di Reggio Calabria ucciso dallo scoppio doloso della cascina di Quargnento il 5 novembre 2019), Italo Falcomatà (docente, storico, politico, sindaco di Reggio Calabria dal 1993 al 2001), Cesare Diano (Imprenditore, presidente Confindustria Calabria, amministratore comunale).
Parteciperanno autorità civili, militari e religiose, l’Associazione Minatori mottesi Commemorare per ricordare, gli studenti dell’Istituto comprensivo, la comunità mottese tutta.
Il Comune detiene un triste primato: ha infatti perso 700 persone decedute per la silicosi, una particolare forma di fibrosi polmonare causata dall’inalazione di polveri contenenti biossido di silicio allo stato libero. La loro è stata una morte fatta di sogni, speranze, disperazione, sudore e sacrifici.
Il premio nelle precedenti edizioni è stato assegnato all’Arma dei Carabinieri, Maurizio Scelli Commissario straordinario Croce Rossa Italiana, a Richard Greco Jr. Fondatore e Rettore della Montfort Accademy di New York e Vice Ministro della Marina Militare degli Stati Uniti d’America, alla memoria di Sua Santità Giovanni Paolo II, a.Benedetto Mallamaci, ai Minatori mottesi, a Bruno Attinà, a Stefano Massei, a Patrizia Saias e Valentina Zurru uniche due minatrici d’Italia.