Crisi del grano, giunta incarica Arsac di destinare terreni a produzioni cerealicole

Calabria Attualità

Aumentare la produzione interna di grano per fronteggiare la carenza del prodotto e dei cereali sui mercati a seguito del conflitto bellico in Ucraina. L’ha deciso la giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Il governo calabrese ha deciso di approvare il provvedimento con il quale impegna l’Arsac a destinare terreni alle produzioni cerealicole, per promuovere l’autosufficienza della produzione calabrese e sostenere così anche il livello della produzione nazionale. Arsac dovrà infatti individuare all’interno del patrimonio aziendale, nel volgere di pochi giorni, tutte le superfici agricole seminative idonee a divenire oggetto di un’immediata riconversione già nell’attuale annata agraria e di ricercare altresì, mediante apposito avviso pubblico, imprese agricole e zootecniche da coinvolgere nell’iniziativa.

Gli eventi bellici, è scritto nel provvedimento, “hanno ridotto sensibilmente la disponibilità di cereali, con forte aumento di prezzi”, pure a causa “del contingentamento delle principali importazioni legate al mondo agroalimentare provenienti da Russia, Ucraina e da diversi Paesi dell’Est Europa”, alcuni dei quali, come l’Ungheria, “hanno deciso di bloccare le vendite all’estero", mentre la produzione italiana "è scesa ad una copertura scarsa del 50% del fabbisogno”.

“Di fronte all’eventualità che il conflitto possa protrarsi – commenta l’assessore Gallo - abbiamo deciso di favorire un aumento della produzione interna. Siamo consapevoli che la questione non potrà essere risolta se non attraverso azioni di più ampio respiro, a livello europeo ed internazionale, ma intendiamo comunque offrire un contributo nella ricerca di ogni possibile soluzione, nella consapevolezza che l’obiettivo primario resta comunque il ristabilimento della pace, anzitutto a tutela di milioni di vite umane”.

“A curare ogni adempimento e la realizzazione delle azioni programmate – spiega Gallo - sarà l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, sia per le specifiche finalità che la stessa è chiamata ad assolvere sia per il fatto di essere titolare di un ampio patrimonio di superfici agricole seminative, destinate a produzioni non essenziali o al momento non utilizzate per promuovere colture cerealicole ad uso alimentare o zootecnico”.