Edilizia, per Confindustria Cosenza “la situazione è ormai fuori controllo”
"Costi alle stelle, produzioni rallentate e materiali irreperibili. La situazione è ormai fuori controllo per le opere edili in corso. Occorrono decisioni immediate dal Governo e dalla politica perché, senza risposte in tempi brevi, il blocco dei cantieri sarà inevitabile". L’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili Gabriele Buia, intervenuto all’Assemblea di Ance Cosenza presieduta da Giovan Battista Perciaccante.
Il numero uno di Ance ha analizza i dati economici elaborati dal Centro Studi Ance: dopo oltre un decennio di bassa crescita e dopo la crisi pandemica l’Italia era tornata a essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo. Un risultato al quale aveva contribuito in modo determinante il settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021. "Oggi, però chiediamo una soluzione che non ponga a rischio il proseguimento delle opere previste dal Pnrr. Dei 220 miliardi di risorse, 108 passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Il nostro settore si sente responsabile di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina".
Tanti gli spunti offerti ai lavori dell’Assemblea dal tema “È tempo di costruire. Città resilienti, infrastrutture, pace” da parte dei rappresentanti degli imprenditori e delle istituzioni, dal sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha parlato dell’edilizia come di un settore importantissimo per l’economia del territorio, al vicepresidente della Provincia Giancarlo Lamensa alla sua prima uscita pubblica, dal presidente degli industriali cosentini Fortunato Amarelli che ha trattato il tema della resilienza al direttore di territorio Calabria e Sicilia di Bper Banca Giuseppe La Boria che ha trattato il tema “Ristrutturare conviene” insieme al collega Giuseppe Brugellis.
Il presidente di Ance Cosenza e Calabria Giovan Battista Perciaccante ha posto al centro della sua relazione "la necessità di dare vita a sistemi integrati di opere pubbliche capaci di coniugare bisogni sociali e disponibilità infrastrutturale, fabbisogni pubblici e nuove opere al servizio dell’innovazione aziendale. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una edilizia sostenibile, che non può limitarsi alle attività di costruzione o di riqualificazione di singoli edifici. Serve una strategia di ampio respiro per creare smart city con elevati standard di qualità della vita, in grado di gestire in maniera ottimale le risorse idriche, recuperare spazi urbani con le aree verdi pronte ad assorbire anidride carbonica dall’atmosfera e ad aumentare la capacità di assorbimento da parte del terreno in caso di forti piogge. Il Pnrr se realmente ed integralmente attuato, potrebbe consentire la realizzazione di infrastrutture in grado di modernizzare il territorio, di proteggerlo dai molteplici rischi e di valorizzarlo. E poi dobbiamo andare avanti con gli incentivi come il superbonus che costituisce una grande opportunità per il settore dell’edilizia, contribuendo al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di efficientamento energetico degli edifici esistenti e rappresentando, al contempo, uno strumento di rivalutazione del patrimonio immobiliare".