Fondi Pnrr, Pietropaolo: “Fincalabra sia messa a disposizione dei comuni”
"La scarsa capacità progettuale degli enti locali, quasi sempre con organici sottodimensionati e privi delle necessarie strutture tecniche, mette a rischio il concreto utilizzo delle risorse del Pnrr. Per questo la Regione punta a dare un importante supporto ai Comuni, cui sono prioritariamente indirizzate le risorse del Pnrr. Sotto il profilo dell’assistenza tecnica, per la fase di elaborazione degli interventi, stiamo mettendo in campo attraverso Fincalabra un gruppo di esperti a sostegno dei Comuni. Si potrebbe inoltre creare un fondo per la progettazione più semplice da utilizzare rispetto a quello realizzato dal governo attraverso la Cassa depositi e prestiti”. A sostenerlo l’assessore regionale Organizzazione e Risorse umane, Filippo Pietropaolo, intervenuto alla tavola rotonda su Sud, Calabria e Pnrr organizzata a Catanzaro da Banca Centro Calabria, Svimez e Open Calabria. Pietropaolo ha anche posto l’attenzione sulla necessità di snellire e semplificare i procedimenti amministrativi con cui devono realizzarsi le attività finanziate dal Pnrr e dal Por.
"La realizzazione degli interventi deve fare i conti con una burocrazia troppo complessa che rallenta eccessivamente i procedimenti amministrativi. Riteniamo fondamentale, nel rapporto con il governo nazionale, insistere per interventi incisivi sullo snellimento burocratico. Le procedure farraginose previste sia dalle norme nazionali che comunitarie rischiano infatti di vanificare i consistenti interventi di riorganizzazione burocratica su cui pure hanno puntato la Regione e, per quanto consentono le dotazioni di personale, gli enti locali" prosegue l'assessore. "Siamo coscienti delle difficoltà che attraversa l’apparato burocratico regionale, per questo abbiamo avviato una serie di interventi di riorganizzazione e di crescita delle competenze per affrontare al meglio una fase molto complessa della Regione, caratterizzata dalla necessità di gestire una elevata dotazione di risorse, soprattutto quelle del nuovo Por, puntando sulla spesa di qualità, capace di segnare una inversione di rotta della nostra economia. È un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire".
"La Regione deve creare le infrastrutture, semplificare le procedure, in sostanza creare i presupposti per la crescita economica. Ma a creare sviluppo e occupazione sono le imprese, che devono avere un ruolo maggiormente proattivo. Il mondo imprenditoriale deve essere da pungolo per la Regione, ma deve essere anche bravo ad alimentare l’iniziativa economica, investendo in ricerca e sviluppo, promuovendo la cultura di impresa come valore per la rinascita" conclude. "In Calabria si respira un clima positivo, ci sono tanti giovani che hanno voglia di mettersi in gioco, con creatività e intraprendenza, e fare impresa. È la Next Generation su cui il mondo delle imprese deve puntare - con il sostegno degli altri attori come le istituzioni, l’università, i sindacati, il sistema del credito - per superare la fragilità economica del territorio, aggravata dalla pandemia, e trasformare le opportunità offerte dal Pnrr in sviluppo duraturo e occupazione".