Serie B. I rossoblù “umiliano” la capolista (3-1) ma non basta: il Crotone affonda in C

Crotone Sport
Foto: Us Cremonese

Il Crotone saluta anzitempo, con due giornate di anticipo, il campionato cadetto! Non basta la vittoria, bella e convincente ma allo stesso tempo inutile maturata sull’ex capolista Cremonese per 3-1 con i gol di Karbo (12’) Baez (autorete 38’) e Calapai (40’) per i rossoblù e Zanimacchia (61’) per i grigio rossi. La compagine pitagorica, nonostante la vittoria figlia di una buona prestazione attenta e concreta, gioisce a metà in virtù dei risultati provenienti dagli altri campi che condannano alla Lega Pro la squadra di Mr. Modesto.


di Francesco Pitingolo

I calabresi, nell’ennesimo scontro da dentro o fuori di oggi, hanno affrontato l’ex prima della classe Cremonese giunta in terra calabra per mantenere stretto il primato della testa della classifica.

I padroni di casa, ormai impantanati da tempo in una situazione a dir poco critica per le sorti della compagine rossoblù, hanno affrontato il match odierno conoscendo bene l’importanza della posta in palio adornata da una duplice sfaccettatura.

La prima - certamente meno bella - l’inferno di una anticipata retrocessione, oggi concretizzatasi in virtù dei risultati provenienti dagli altri campi, mentre la seconda, sicuramente non lusinghiera, tentare di guadagnare altri punti verso il purgatorio della zona play out oggi non raggiunta nonostante una vittoria convincente contro l’ex capolista del torneo.

Mister Modesto, ormai trincerato da tempo con la sua squadra in silenzio stampa, ha dunque deciso di onorare il campionato schierando il suo undici migliore disponendo in campo un 3-4-2-1: Marco Festa tra i pali; in difesa Nedelcearu, Golemic e Cuomo; nella zona mediana del campo Calapai, Awua, Estevez e Schnegg; in attacco l’inamovibile Maric supportato alle spalle da Marras e Kargbo.

In campo quest’oggi si è vista solo una novità per la formazione calabrese rispetto allo scorso turno di campionato disputatosi contro la Spal: viene schierato Golemic al posto di Canestrelli.

La Cremonese, rilanciata in classifica dopo la vittoria contro i cugini calabresi del Cosenza, è giunta in Calabria con l’obiettivo di portare a casa il bottino pieno e mantenere, senza però riuscirci, la testa della classifica per tagliare il traguardo di una storica promozione nella massima serie italiana.

Mister Pecchia, uomo navigato per la categoria, già nel pre-gara aveva ammonito i suoi uomini predicando di diffidare dalle squadre apparentemente già condannate e, per sfatare il tabù dello Scida dove i grigio rossi non hanno mai vinto, decide di schierare un 4-2-3-1: in porta Carnesecchi, in difesa Sernicola, Ravanelli, Meroni (che all’ultimo minuto ha sostituito Bianchetti per un problema in fase di riscaldamento) e Baez; a centrocampo Castagneti e Fagioli in posizione di play a supporto di Bonaiuto, Gaetano e Zanimacchia che si pongono a supporto dell’attaccante Strizzolo.

A dirigere l’incontro è stato il Sig. Michael Fabbri della sezione di Ravenna, coadiuvato dagli assistenti Scatragli e Massara, dal quarto uomo Arena e dagli uomini Var: Giua e Avar: Margani.

IL PRIMO TEMPO

Inizia il match e a toccare la prima palla dell’incontro sono gli ospiti, oggi in maglia bianca, che provano subito ad imbastire un’azione offensiva che viene sventata da un semplice intervento di Festa.

La partita prosegue con una fase di studio per entrambe le squadre con il Crotone che tenta ad alzare il baricentro mentre la Cremonese resta attenta nella propria metà campo per provare a pungere con verticalizzazioni e ripartenze.

Lo squalo pitagorico al 6’ minuto prova a fare capolino nella metà campo avversaria con Kargbo che, sulla corsia di destra sfrutta un momento di indecisione della difesa ospite trovando, poi, l’intervento provvidenziale di Ravanelli che spazza la sfera in calcio d’angolo.

La Cremonese prova a reagire ma è il Crotone che sempre da azione di ripartenza trova al 12’, il gol del vantaggio con Kargbo: l’attaccante della Sierra Leone viene servito ottimamente da Maric, che con un dribbling si era liberato dalla marcatura di Ravanelli, finta e mette fuori causa l’estremo difensore grigio rosso portando il risultato sul temporaneo 1-0.

Gli ospiti provano l’immediata reazione e al 16’minuto vanno vicino al pareggio: un fraseggio tra Baez e Castagnetti sulla corsia di destra aprono il gioco per Gaetano che di piatto fa la barba al secondo palo della porta difesa da Festa.

La Cremonese alza il baricentro e il ritmo del gioco in cerca del pareggio e fallisce una duplice ghiotta occasione: la prima al 19’ con Zanimacchia poi, dopo soli due minuti con Gaetano che, su un cross morbido dello stesso Zanimacchia, prova a realizzare un eurogol in rovesciata trovando l’opposizione di un attento Festa che sventa la minaccia; sul prosieguo dell’azione il direttore di gara interrompe il gioco per offside degli ospiti.

Al 26’ un brivido percorre la schiena dei tifosi della Cremonese quando un retropassaggio forte ed impreciso di Ravanelli rischia di beffare l’estremo difensore Carnesecchi che, in recupero, spazza con i piedi in fallo laterale.

Continua il forcing della compagine lombarda alla ricerca del pareggio con il solito Gaetano che, al 32’, effettua un doppio passo su Golemic e calcia di destro sfiorando, ancora una volta il secondo palo della porta difesa dall’estremo difensore rossoblù.

Al 38’ su azione di ripartenza la squadra di casa sorprende gli ospiti con Kargbo che in contropiede sbaglia a saltare Carnesecchi trovando, però, un intervento maldestro di Baez che appoggia male verso la porta e spinge il pallone nella propria rete portando gli squali sul 2-0.

Al 40’ il solito Kargbo riparte in velocità e scambia sulla sinistra per Estevez il quale apre per Calapai che è lesto a calciare verso la porta difesa da Carnesecchi riuscendo a battere l’estremo difensore e portare il risultato sul 3-0.

Dopo un solo minuto di recupero il direttore di gara fischia la fine del primo tempo regolamentare con la capolista Cremonese che resta intontita dal triplice vantaggio rossoblù dimostratosi pericoloso e letale nello sfruttare i contropiedi e le fulminee e continue ripartenze.

Nonostante i grigio rossi abbiano provato più volte a gonfiare la rete dei padroni di casa gli stessi sono rimasti sorpresi in più occasioni dalle accelerazioni sulla fascia di competenza del calciatore pitagorico Kargbo, oggi vera spina nel fianco lombardo che con Maric hanno dimostrato di essere letali per gli uomini di Pecchia rimasti letteralmente intontiti sull’autorete di Baez subendo, dopo soli due minuti, anche il terzo gol calabrese.

IL SECONDO TEMPO

Inizia la ripresa e la Cremonese opera subito un triplice cambio sostituendo Ciofani con Strizzolo, Fagioli viene sostituito da Valzania e Crescenzi si avvicenda con Meroni; nessuna sostituzione per il Crotone.

La compagine ospite, nonostante il triplice svantaggio, è tornata in campo con grinta e prova a recuperare il pesantissimo svantaggio ma, un Crotone attento attua un buon possesso palla resistendo al pressing grigio rosso.

Al minuto 51 Bonaiuto anticipa Estevez e si invola sino al limite dell’area rossoblù ma trova schierata l’attenta difesa pitagorica che riesce a deviare il tiro.

Al 57’ il Crotone cala il poker con Marras che servito da Maric batte, ancora una volta l’estremo difensore avversario: l’arbitro annulla per posizione irregolare dell’attaccante rossoblù lasciando invariato il risultato sul 3-0 per i pitagorici.

Ma la Cremonese è vicina ad accorciare le distanze e lo fa al 61’ con Zanimacchia: Gondo recupera la sfera sulla fascia sinistra e apre il gioco per Baez il quale serve l’attaccante grigio rosso (Zanimacchia) che in verticale arpiona la palla e calcia riuscendo a battere l’estremo difensore Festa, portando il risultato sul definitivo 3-1.

Dopo nove minuti gli uomini di Pecchia si rendono ancora una volta pericolosi con un calcio di punizione battuto da Bonaiuto in mezzo all’area dei padroni di casa che, attenti e ben schierati, allontanano la minaccia.

Gli ospiti continuano ad attaccare con Gaetano che all’80’ apre sulla corsia destra per Baez il quale colpisce male la sfera mancando completamente lo specchio della porta.

Ancora la Cremonese all’85’ minuto con Zanimacchia sfiora il gol: l’attaccante grigio rosso non mette a frutto una buona idea di Gaetano che apre a sinistra per il numero 98 ospite il quale da due passi fallisce il gol del raddoppio della compagine lombarda.

Dopo cinque minuti di recupero il Sig. Fabbri fischia la fine delle ostilità con la Cremonese che perde la testa della classifica e il Crotone che retrocede in Lega Pro dalla quale mancava da tredici anni (stagione 2008/2009).

DA INCUBO A REALTÀ

Non è bastata agli uomini di Modesto la quarta vittoria in campionato per tentare di restare agganciati al sogno di agguantare in extremis un posto nel purgatorio dei play out, oggi definitivamente svaniti dopo una convincente ma inutile vittoria contro la Cremonese ex capolista del torneo cadetto.

I grigio rossi, forse pensando di fare un sol boccone dei calabresi, sono rimasti travolti dagli squali pitagorici che hanno trovano in Maric e soprattutto Kargbo, autore di gol e assist, i loro terminali offensivi.

Mister Pecchia più volte ha tentato di apportare alla formazione i giusti correttivi utilizzando tutti gli slot a sua disposizione nel tentativo di agguantare una partita ormai chiusa già sul finire del primo tempo quando, l’autorete di Baez e il gol di Calapai hanno scritto anzitempo la parola fine al match.

Dalla sfida di oggi arriva il secondo verdetto stagionale con il Crotone che saluta anzitempo la serie B facendo quel clamoroso, ma già da tempo annunciato, doppio salto indietro che porta i calabresi dal paradiso della serie A all’inferno della serie C.

Una stagione fallimentare quella del Crotone che delude i tifosi presenti allo Scida e non solo... e che conduce i pitagorici in Lega Pro dalla quale mancavano da tredici anni (stagione 2008/2009).

Al Crotone non resta che onorare il campionato già nel prossimo turno di sabato 30 aprile dove dovrà affrontare l’altra delusa da questo torneo ovvero il Pordenone.