Serie B. Il Crotone sconfitto dal Parma (0-1) saluta un campionato fallito per troppa “fiducia”

Crotone Sport
(Foto: Parma Calcio 1913)

L’ultima giornata della serie Bkt è stata scintillante: si è giocato per la promozione diretta in A e, in zona retrocessione, si è lottato per trovare rifugio nei play out. Verdetti severi in testa con Lecce e Cremonese promosse in A e squadre ben organizzate come Monza, cedere all’85’ contro il Perugia, costretta a giocarsi il passaggio nella massima serie ai play off, come quarta classifica, assieme a Pisa, Benevento, Brescia, Perugia, Ascoli. In zona retrocessione, scendono in C l’Alessandria, con Crotone e Pordenone che hanno lasciato la B con diverse giornate di anticipo. Raggiungono i playout Vicenza e Cosenza che hanno battuto rispettivamente Alessandria e Cittadella. Grande carattere del Cosenza che, spinto da oltre 12mila tifosi, ha superato la prova più difficile del campionato.


di Giuseppe Romano

Il Crotone ha spento i fari della serie B, all’Ezio Scida, con l’ennesima sconfitta. Avvilente l’ultimo atto “Crotone-Parma”: due deluse del torneo.

Entrambi i club si erano presentati alla griglia di partenza per approdare in serie A, invece si sono ritrovati in una realtà che non corrisponde alle proprie aspettative: retrocessione per i calabresi e a 5 punti dai play off gli emiliani.

Solo 1300 spettatori a seguire Crotone-Parma: regna il silenzio, che mister Modesto ha decretato per chiudere i rapporti con la città, i tifosi e sigillata la sala stampa, tenendo lontani i giornalisti.

È stato un rapporto impossibile, il tecnico crotoniate non aveva nulla più da dire. Gli spalti vuoti hanno rimarcato il senso di tristezza e lo sdegno provocato dalla dura constatazione di un campionato fallito per troppa “fiducia” ad un allenatore che non ha mai sollevato il Crotone dalla penultima posizione in classifica.

La partita si svolge su un terreno di gioco perfetto: in Curva Sud rulla ancora qualche tamburo; a Nord una trentina di tifosi emiliani con bandiere spiegate: sono i Boys. Assenti di rilievo Buffon e Simy: due personaggi che i crotonesi avrebbero voluto riabbracciare.

Gioco aperto da entrambi gli schieramenti, con verticalizzazioni che superano il centrocampo. Le linee offensive raggiungono facilmente le aree di rigore avversarie. Il primo tentativo da rete è del Crotone con Cuomo, che supera di poco la traversa.

La replica è di Vasquez (11’) che manda lontano dal palo. Ancora il Parma con Sohm che non trova in linea Benediyczak (14’). Le pressioni maggiori sono del Crotone, che conquista il vertice di porta e tenta, per due volte, di superare Uurk, pronto a mandare in angolo la conclusione di Cangiano (22’).

Il parma si allunga. Affidandosi a Coulibaly ma i difensori rossoblù non si fanno sorprendere. Il risultato si sblocca al 30’: Nedelcearu appoggia su Festa, che calcia facendo carambolare il pallone su Vazquez lanciato in pressing.

Il pallone finisce in rete. Il Crotone reagisce, ma fatica a superare il centrocampo. È il Parma a gestire meglio il giuoco, con passaggi di prima, raggiungendo i vertice dell’area di rigore dei calabresi, fino al 40’, sempre alla ricerca di Coulibaly. Nei tentativi dei rossoblù, Cangiano e Maric non sono raggiungibili. Le traiettorie indirizzate a loro vengono intercettate dai tre difensori posti in linea arretrata a proteggere Turk. I venti dribbling, contro sei, sono gli elementi che danno maggiori occasioni al Parma, anche se il possesso palla è a favore dei crotoniati (852%/48%).

Si riscende in campo senza Adelcearu, sostituito da Canestrelli. Si cerca il gol del pareggio. La determinazione c’è, ma sono troppi i fraseggi all’interno dell’area di rigore avversaria. Il gioco lento aiuta la difesa del parma, e quando si arriva nella trequarti avversaria è difficile trovare spazi gestibili.

Solo al 62’ Turk blocca alla disperata Cangiano, sfuggito all’ultima linea difensiva dei crociati, respingendo in angolo un pallone insidioso. Già al 64’ qualche crampo e scattano le prime sostituzione da una e dall’altra parte.

Ma i ritmi non cambiano. La pressione del Crotone non cessa e il gioco diventa dura: scattano i primi cartellini gialli. È sempre Turk che deve intervenire per non concedere il pari ai padroni di casa. Brivido al 78’: il tiro di Juric finisce sul palo un pallone proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo.

Nel finale, è il Crotone a costruire maggiori azioni offensive, ma senza trovare gli spazi giusti per sorprendere Turk, pronto anche a bloccare Marras per l’ennesima volta.

All’86’ ci aveva provato Vazquez, bruciato dall’intervento di Canestrelli. Tutto qui, il finale di due deluse. Della Bkt.