Tutela ambientale. Controlli nel crotonese: diverse le denunce e sequestri

Crotone Cronaca

Nei primi mesi di quest’anno i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Crotone hanno eseguito una campagna di controlli volti alla tutela ed alla salvaguardia del territorio, e che ha visto ricadere sotto la lente degli investigatori quelle aree e ambiti ad elevata criticità ambientale. Tre i contesti attenzionati: il fenomeno dell’abusivismo edilizio, i rifiuti e le aree protette.

Quanto al primo, i controlli hanno interessato i comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Cutro ed hanno portato fini qui alla denuncia sei persone, riconducibili ai titolari degli immobili, oltre che al sequestro di quattro manufatti in calcestruzzo, e di varie opere edilizie abusive per un totale di circa 400 metri quadrati di superficie calpestabile.

Tutte le opere sono state realizzate in una zona sismica ed alcune anche all’interno di aree sottoposte a vincolo paesaggistico in assenza di autorizzazioni o nulla osta ambientale.

Sono stati contestati, a vario titolo, il reato di abuso edilizio e altre disposizioni previste dal Testo Unico in materia edilizia.

Quanto all’ambito dei rifiuti, le operazioni sono state svolte nel comune di Crotone, in località Passovecchio. In particolare, i militari hanno individuato all'interno di un piazzale a pertinenza di un capannone industriale gestito da una società autorizzata alla lavorazione e messa in riserva di rifiuti, circa 547 tonnellate di rifiuti non pericolosi consistenti in plastiche, gomme e rifiuti urbani non specificati.

Per questo l’amministratore della società è stato denunciato e sono stati sequestrati i rifiuti depositati. Contestata l’attività di gestione rifiuti non autorizzata così come prevista dal Testo Unico Ambientale.

Infine, nel settore ambiente ed aree protette, le attività sono state svolte nell’area della Foce del Neto, di fondamentale importanza per gli aspetti legati all’ambiente, alla fauna, alla biodiversità poiché Sito di Importanza Comunitaria (SIC), Zona di Protezione Speciale (ZPS) oltre che area vincolata paesaggisticamente ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

In particolare, i carabinieri hanno accertato la realizzazione di una pista sterrata abusiva della lunghezza di circa 1,5 km, adibita al transito ed alle competizioni di motocross e quad.

Le attività illecite hanno determinato una modificazione permanente dello stato dei luoghi con la conseguente distruzione degli habitat naturali e della vegetazione tipica del luogo.

Sono stati contestati il deturpamento di bellezze naturali e altre disposizioni previste dal Testo Unico Edilizia ed e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.