Sanità. Il commissario Mancuso incontra sindaci Comunità Montana
Il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Prof. Dott. Gerardo Mancuso, ha incontrato ieri sera nella sala giunta della Comunità montana dei Monti Reventino Tiriolo Mancuso i sindaci e gli amministratori locali per discutere del futuro dell’ospedale di Soveria Mannelli. In particolare, il presidente della comunità montana Renato Mascaro ha consegnato al commissario una delibera di giunta con la quale si chiede che il presidio di Soveria Mannelli venga classificato come ospedale generale, in modo da poter essere maggiormente potenziato. Il commissario Mancuso, nello spiegare che questa richiesta deve essere avanzata al ministero della Salute, unico organo competente per poter apportare una simile modifica, ha poi illustrato tutte le attività messe in campo dall’Asp per rilanciare e potenziare l’ospedale di Soveria Mannelli.
“Oggi ci troviamo in una fase di piano di rientro – ha spiegato Mancuso – perché negli ultimi 10 anni chi ha governato ha prodotto un deficit sanitario che è certificato in un miliardo e 50milioni di euro, in particolare 230milioni di euro prodotti durante la gestione di centrodestra e 830milioni di euro nella gestione di centrosinistra. Una situazione che dobbiamo riparare attraverso una serie di norme che sono contenute nel piano di rientro, altrimenti i Comuni saranno destinati alla bancarotta, perché bisognerà aumentare l’imposizione fiscale, le tasse comunali, come già avvenuto per la benzina che in Calabria già costa di più rispetto alle altre regioni. Tutte tasse che ricadranno sulle famiglie calabresi e che comunque non basteranno a compensare il deficit sanitario. Da qui il Piano di rientro, che è una legge che contiene una serie di norme scritte dal Governo, e da noi sottoscritte, le cui applicazioni determineranno una riduzione del debito”.
“Un debito – ha aggiunto il commissario dell’Asp – che si riduce prima tagliamo gli sprechi e poi attraverso una ristrutturazione del piano di assistenza sanitaria regionale. Una terza ipotesi per azzerare il debito è un’operazione finanziaria, cioè accendendo un prestito di 2 miliardi di euro, che poi comunque pagheranno i calabresi, attraverso un aumento indiretto della corresponsione. Da qui la necessità di riorganizzare prima di tutto il sistema sanitario: e il Piano di rientro dice che in Calabria ci sono troppi ospedali, e cioè 44. Nel passato, quando forse le condizioni erano diverse, la tecnologia era agli albori e i trasporti erano inefficienti, si sono costruiti tantissimi ospedali che adesso vanno ridotti, tagliando prima quelli inutili, cosa che abbiamo fatto come a Chiaravalle. Poi vanno potenziati gli ospedali che erogano salute, e cioè gli hub e gli spoke, che in tutto sono 11 e che sono indispensabili per salvare le vite ai cittadini. Questi 11 ospedali sono sufficienti per trattare le patologie acute, che rappresentano circa il 25% di tutte le patologie ospedalizzabili. Poi esiste un 75% di patologie croniche o riacutizzate, che vanno curate in presidi ospedalieri che offrono garanzie e che sono stati individuati come ospedali generali. Esiste infine un’altra categoria di ospedali, che sono quelli disagiati, come quello di Soveria Mannelli, che si trova in una zona disagiata. Il problema dell’ospedale montano è infatti il raggiungimento di ospedali che offrono un minimo di assistenza”.
“L’ospedale di Soveria Mannelli deve dare risposte – ha sottolineato Mancuso – anche perché raccoglie un bacino d’utenza di 40mila abitanti. Ed è proprio lo sforzo che abbiamo fatto, andando anche fuori dalle linee guida. Il Piano di rientro (sottoscritto dalla giunta Loiero) indicava infatti per l’ospedale di Soveria solo: il mantenimento della medicina, l’attività di chirurgia elettiva diurna, solo servizi aggregati, la presenza di un punto di primo soccorso. Noi abbiamo fatto un’operazione che è sostanziata nell’atto funzionale e che di fatto potenzia l’ospedale montano, dando risposte non solo alle esigenze del territorio, ma anche investendo in quelle patologie che affollano i pronto soccorsi e gli altri ospedali. Noi vogliamo che Soveria gestisca tutte le patologie croniche degenerative che rientrano in questo bacino, per questo abbiamo disegnato la medicina interna con lungodegenza, un day surgery e un day service con attività elettiva ben decodificata, mantenuto i servizi e ampliato l’offerta, abbiamo mantenuto inoltre il pronto soccorso che doveva essere chiuso e che invece sarà ristrutturato con due posti di astanteria, così come ristruttureremo il reparto di pediatria. Abbiamo ampliato l’attività dell’eliporto, lo stiamo infatti abilitando per il volo notturno, faremo un investimento tecnologico e nel 2012 compreremo una nuova tac performante, abbiamo inoltre deciso di fare un investimento sull’ospedale, riempiendolo di contenuti attraverso l’accorpamento di strutture ambulatoriali che sono sparse sul territorio, in modo che tutto venga organizzato in modo diligente. Noi abbiamo fatto un’operazione particolarmente virtuosa che è al di fuori del piano di rientro e che non solo semplificherà la vita di tutti ma ridurrà anche gli sprechi: bisogna costruire un sistema che sia utile non alla politica ma alla gente. E sto riscontrando che la gente è contenta dell’azione di riorganizzazione che stiamo portando avanti, perché si mettono in chiaro le regole e si stabilisce esattamente come bisogna fare una sanità che sia rispondente alle esigenze. Lo stesso direttore dell’Agenas, che è direttore del ministero della Salute, ha detto che l’Asp di Catanzaro si è distinta in Italia per aver adottato dei provvedimenti per ridurre le tasse alla gente. Noi abbiamo fatto dei provvedimenti seri, che porteranno entro 5 anni, a una riduzione sulla spesa. In questo modo potremmo investire sui giovani e sul lavoro, invece di sprecare i soldi per la sanità”.
“Il 31 marzo scorso – ha aggiunto Mancuso – il tavolo Massicci ha dato un assenso a quello che abbiamo fatto, ora ci sarà una seconda fase, che è quella di revisione delle cose che bisognerà ancora attuare, con una rimodulazione del piano di rientro. L’ospedale di Soveria ha attenuto molto rispetto ad altri ospedali dello stesso tipo presenti in altri territori. Noi infatti abbiamo deciso di rimodulare l’offerta specialistica e nell’arco del 2012 porteremo un po’ di attività nel territorio montano. Nell’atto funzionale abbiamo previsto infatti l’introduzione di servizi che prima non esistevano come oculistica, otorino e urologia, così come abbiamo individuato nell’ospedale Soveria il centro provinciale di riferimento di pediatria dermatologica. Tutti abbiamo a cuore questo presidio ospedaliero, stiamo facendo il possibile per rendere migliori i servizi sanitari essenziali”.
A conclusione dell’incontro il presidente Mascaro ha ringraziato il commissario Mancuso per la “la disponibilità che sta dimostrando per l’ospedale di Soveria Mannelli”, sottolineando la richiesta del territorio di rilanciare quanto più possibile l’esistente e incrementare i servizi.