Igp del finocchio di Isola. Bottaro (FdI): nuove opportunità di lavoro per giovani e non
“La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea del disciplinare per il riconoscimento del marchio IGP del finocchio di Isola di Capo Rizzuto (QUI) e il prossimo step che consisterà nella costituzione del Consorzio di tutela del prodotto non può che essere applaudita e sostenuta. La nostra economia si basa fondamentalmente sull’agricoltura e l’allevamento, oltre che sulla trasformazione dei prodotti alimentari, per cui è necessario ricorrere a forme di cooperazione innovative, mantenendo nella produzione quei processi lavorativi biologici che garantiscono alimenti di ottima qualità, da esportare oltre i confini regionali e nazionali”.
È quanto afferma Maria Adele Bottaro, Referente Regionale Fratelli D’Italia Dipartimento Agricoltura Calabria.
“Pur incontrando notevoli difficoltà nella nostra rete infrastrutturale - prosegue - il Comitato del Finocchio di Isola Capo Rizzuto nella persona del suo presidente Aldo Luciano e di tutti i suoi componenti non si è fermato, anzi la volontà di raggiungere l’obiettivo e la giusta mentalità imprenditoriale di coinvolgere tutte le aziende produttrici, dislocate nei vari comuni della provincia di Crotone sono state le prerogative che hanno permesso di iniziare un nuovo percorso produttivo”.
Bottaro spiega poi che per le sue qualità organolettiche, per le condizioni climatiche che la produzione richiede e che persistono naturalmente nel nostro territorio, il finocchio di Isola Capo Rizzuto si aggiunge alla lunga lista dei prodotti di alta qualità, espressione di tradizione e cultura locale.
I comuni interessati e sui quali il Comitato sta lavorando sono otto, oltre ad Isola Capo Rizzuto ci sono Crotone, Rocca di Neto, Strongoli, Mesoraca e Cutro per la provincia pitagorica, e Botricello e Belcastro per quella di Catanzaro.
“Questo - ribadisce Bottaro - significa che da un punto di vista economico si aprono nuove strade lavorative, quindi nuove possibilità di occupare giovani e meno giovani. Un’opportunità da non sottovalutare, anzi da sostenere con un’azione politica-istituzionale sinergica; necessaria per far decollare l’economia del nostro territorio. Il ritorno alla terra, alla sua coltura e la nostra vocazione naturale nell’ambito agroalimentare sono i punti base da cui ripartire”, conclude Bottaro.