Partono i Caffè Alzheimer: luoghi di incontro tra affetti da demenze, caregiver e professionisti
Presentato ieri presso il Castello Murat di Pizzo il nuovo Caffè Alzheimer, parte integrante del progetto “Caffè Alzheimer diffuso”.
Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale, in qualità di Vicepresidente della Commissione Salute ha tenuto a battesimo l’iniziativa.
Il progetto, realizzato grazie all’Associazione per la ricerca neurogenetica e sostenuto dal Bando Fondazione Roche per i pazienti e dalla Fondazione Maratona Alzheimer, avrà per i prossimi tre anni il sostegno economico dell’iniziativa mettendo a disposizione la rete di associazioni su tutto il territorio nazionale con una attenzione particolare alle aree più svantaggiate dove appunto un servizio fondamentale di questo tipo è ancora poco sviluppato.
I Caffè Alzheimer sono luoghi di incontro dove persone affette da demenze e le loro famiglie, soprattutto i caregiver, possono ritrovarsi in modo sereno e tranquillo tra personale esperto e pronto ad intervenire.
Sono previsti incontri settimanali assolutamente gratuiti per chi vi prende parte dove si svolgeranno una serie di attività che serviranno a stimolare abilità sociali, manuali e cognitive.
L’obiettivo è quello di creare una rete di protezione per questi malati fragili e per le loro famiglie che trovano uno spazio accogliente in cui possono inserirsi facilmente.
“Io definisco questi Caffè più che spazi di cura, spazi di vita dove poter consumare insieme, appunto un caffè, una bibita, una qualsiasi consumazione e passare del tempo in serenità sotto la protezione di personale specializzato” ha affermano Bruni.
Le associazioni che prendono parte al progetto sono 17, e realizzeranno ben 19 Caffè Alzheimer in 9 diverse regioni italiane: “Sono certa che quello inaugurato ieri a Vibo contribuirà in maniera a promuovere la conoscenza all’interno della nostra comunità riducendo le diffidenze che ancora avvolgono il pianeta delle demenze”, ha concluso la consigliera regionale