Vittime del mare, domani la consegna del cimitero di Armo
Domani, venerdì 10 giugno, alle 9, presso l'area cimiteriale di Armo, frazione di Reggio Calabria, saranno consegnate alla città delle tombe per i migranti e i poveri realizzate grazie ai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica.
La cerimonia, promossa dall'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e da Caritas italiana, si pone a conclusione di un lungo cammino intrapreso nel giugno 2016, mese in cui in riva allo Stretto furono accolte 45 salme di migranti che persero la vita durante la traversata del mar Mediterraneo (QUI).
Per questo motivo, venerdì, subito dopo l'introduzione della direttrice della Caritas diocesana di Reggio Calabria-Bova, Maria Angela Ambrogio, si terrà una testimonianza dei volontari del Coordinamento diocesano sbarchi che sono impegnati in prima linea nell'azione di accoglienza di quanti giungono sulle coste reggine.
Il programma della cerimonia prevede poi l'intervento di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria e Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni del Comune capoluogo. Concluderà gli interventi istituzionali il prefetto Massimo Mariani.
Momento centrale della cerimonia sarà la preghiera che l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone guiderà assieme ai fratelli di altre religioni.
Il cimitero delle vittime del mare e degli ultimi della città insiste su un terreno comunale ed è stato concluso grazie a un progetto nazionale di Caritas italiana sostenuto dai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica.
I lavori sono stati realizzati dalla ditta reggina Sealand Srl con la supervisione tecnica dell'Ufficio tecnico diocesano diretto da don Domenico Morabito. Inoltre, a sostenere l'opera segno si è attivata anche una raccolta fondi promossa dall'attivista Martin Kolek ed altri volontari impegnati nel salvataggio in mare dei naufraghi.
Nel dettaglio, al cimitero di Armo le tombe «non saranno più anonime e anche dopo la vita terrena la dignità dei poveri e degli ultimi sarà rispettata» spiegano dalla Caritas diocesana che aggiunge: «I lavori eseguiti hanno consentito di rendere l’area dignitosa, bella. Il cimitero diventerà il simbolo di una città che accoglie, di una comunità che non ha confini e che riconosce in ogni uomo, un fratello, senza distinzione alcuna».