160°. Nella Nazionale di Calcio di Poste Italiane anche due difensori calabresi
Torna in campo la Nazionale di Poste Italiane, la squadra di calcio che rappresenta l’Azienda nelle iniziative e nei tornei a fini benefici. Dopo lo stop dovuto alla pandemia e in occasione dell’importante anniversario dei 160 anni, Poste Italiane ha deciso di prosegue il suo cammino di vicinanza alle comunità e di presenza sul territorio, favorendo lo sport e l’inclusione.
Tra i nuovi giocatori scelti dall’allenatore Angelo Di Livio ci sono Giuseppe Toscano, originario di Reggio Calabria, responsabile del Centro di distribuzione di Busca (Cn) e Leo Versaci, originario di Africo e portalettere a Roncadelle (Bs), entrambi nel ruolo di difensori.
Per Toscano la chiamata in Poste Italiane arriva quasi inaspettata, la prima esperienza lavorativa è stata a Limone Piemote (Cn) come portalettere.
“Ricordo ancora la mia prima volta a consegnare la posta - spiega Giuseppe - con tanto di transumanza in corso, e con tanta neve. Per un ragazzo abituato alla Calabria e al mare è stata un'esperienza davvero significativa e divertente”.
Attualmente Giuseppe Toscano ricopre il ruolo di responsabile di un centro di distribuzione a Busca, in provincia di Cuneo.
“La mia carriera calcistica inizia in una squadra dilettante di Reggio Calabria – aggiunge il giovane dipendente di Poste - per poi passare alla Reggina Calcio nel settore giovanile dove spesso vengo aggregato alla prima squadra”.
E anche qui non mancano le soddisfazioni. Giuseppe, infatti, ha esordito in prima squadra giocando a San Siro in Coppa Italia contro l'Inter, poi contro il Cagliari e contro l'Udinese.
“Successivamente è stato un girovagare per l'Italia – ricorda Giuseppe - con esperienze in Puglia (Barletta SERIE C2) Toscana (Lucchese C2), Latina (C2 e C1) e altre esperienze nei professionisti”.
“Giocare oggi nella Nazionale di Poste – continua – è per motivo di grande orgoglio. Come è stato sottolineato dall'amministratore delegato, Del Fante, e dal condirettore Lasco, questo è un progetto importante che ha lo scopo di sostenere iniziative a scopo benefico che anche sotto altri aspetti. L’essere riusciti a formare una vera e propria squadra di calcio nella più grande azienda di servizi del Paese, inoltre, ha il valore aggiunto di aggregare nel nome dello sport e della sana competizione dipendenti che provengono un po’ da ogni parte d’Italia”.
Accanto a Giuseppe a rappresentare la Calabria nella Nazionale di Poste ci sarà anche Leo Versaci, nato a Locri ma originario di Africo, al nord ormai da tanti anni per lavoro.
“In Calabria ho giocato in eccellenza nel Siderno - spiega il postino difensore - e devo dire che mi ha aiutato molto a crescere in quanto queste categorie sono seguite da molti tifosi. Giocando a Siderno, inoltre, ho avuto la possibilità di stare più vicino alle mie nonne che vivono ad Africo”.
Poi le esperienze maturate a Brescia, dove attualmente vive, prima nelle giovanili della Feralpisalo e poi in serie D con il Rudiano. “La mia esperienza nella Nazionale di Poste inizia nel 2019. E farne parte ancora oggi, dopo la pausa forzata detta dal Covid, mi rende particolarmente orgoglioso di far parte di questa famiglia e di giocare per l’azienda in cui lavoro, promuovendo così i sani principi portare avanti i sani principi di una grande Azienda che si propone di aiutare il prossimo”.
Tra le oltre 400 candidature arrivate dai dipendenti delle diverse strutture del Gruppo Poste Italiane, sono stati 60 i giocatori convocati per partecipare ai provini di selezione.
Dopo una intensa due giorni di test tecnici e allenamenti, Mister Angelo Di Livio ha scelto i 30 calciatori che indosseranno la maglia gialloblu della Nazionale di Poste Italiane e scenderanno presto in campo per le partite di beneficienza su tutto il territorio nazionale.
Nell’anno del suo 160esimo compleanno fra le numerose attività in programma, Poste Italiane riparte anche dal calcio con l’obiettivo di valorizzare lo sport e il gioco di squadra, fuori e dentro l’Azienda, e supportare iniziative di solidarietà confermando ancora una volta la sua vocazione di azienda socialmente responsabile.