Treni, Salerno-Reggio. Fillea Cgil: fondamentale il coinvolgimento organizzazioni sindacali e datoriali
Una delle opere strategiche inserite nel Pnrr e nella programmazione del Def-Infrastrutture del 2022, come opera prioritaria, è la realizzazione della nuova linea ferroviaria A/V-A/C Salerno-Reggio Calabria, che ricade nel corridoio Ten-T della rete centrale Scandinavo-Mediterraneo.
L’intera opera, programmata in un lasso di tempo decennale, 2021-2030, una volta ultimata conterà 445 Km di nuova linea ferroviaria e consentirà la percorrenza Roma-Reggio Calabria in 3 ore e 40 minuti, oltre a contribuire in maniera significativa al potenziamento dell’itinerario merci Gioia Tauro-Paola-Bari con l’innesto nel corridoio Adriatico, sviluppando, così, le capacità industriali e logistiche dello stesso porto di Gioia Tauro, finalmente inserito, dal punto di vista dei collegamenti ferroviari, in una dimensione europea.
Le opere, finanziate con fondi del PNRR, come quella relativa alla tratta Battipaglia-Romagnano con un finanziamento di 1.800 milioni, dovranno essere appaltate e realizzate entro il 2026.
Altri lotti funzionali potranno essere finanziati attraverso le risorse messe a disposizione dal fondo complementare al Pnrr che ammonta 9.400 milioni.
Sul lotto 1, Battipaglia-Romagnano, il dibattito pubblico è terminato, mentre per quanto riguarda il lotto relativo al raddoppio della Cosenza/Paola-San Lucido, che attiene alla galleria Santo Marco con un finanziamento di 1.200 milioni, il dibattito pubblico è tuttora in corso.
Per Simone Celebre, Segretario Generale Fillea Cgil Calabria è dunque ed assolutamente necessario, per qualificare il progetto e per superare preliminarmente i problemi di carattere tecnico, ambientale e paesaggistico, “che il coinvolgimento dei soggetti interessati, a partire dalle comunità e dei Comuni, sia effettivo, al fine di accogliere tutti i suggerimenti utili”.
“La realizzazione di questa grande opera – afferma - pone in evidenza tre aspetti di carattere generale, ovvero la rilevanza dell’opera per il trasporto merci, l’aspetto geologico e ambientale, l’impatto della stessa sull’economia della Calabria. Fondamentale è anche il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e datoriali affinché si possa predisporre un progetto di fattibilità tecnico economico effettivamente rispondente alle necessità e perché le procedure di appalto possano partire con il piede giusto”.
In modo particolare la Sigle sostiene che vadano trattati preliminarmente e posti all’attenzione della stazione appaltante tutta una serie di aspetti che vanno dalla “conduzione trasparente dell’appalto al contrasto alla penetrazione della criminalità, dalla prevenzione antinfortunistica nei luoghi di lavoro al rispetto dei contratti nazionali di lavoro da applicare, alla promozione di buona e stabile occupazione”.
La Fillea CGIL Calabria fa sapere che svilupperà la propria iniziativa attraverso una interlocuzione con Rfi, soggetto attuatore di questa opera, con il Coordinatore del dibattito pubblico e con la stessa Giunta regionale tramite richiesta formale che invieremo nei prossimi giorni.