Agricoltura. Psr: “Calabria al top per spesa fondi”, Assessore: supportiamo modernità e qualità

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“Un avanzamento finanziario soddisfacente, al di sopra della media nazionale”. Con queste parole, Leonardo Nicolia, rapporteur della Commissione Europea, ha definito il Psr Calabria, in occasione della seduta plenaria del Comitato di sorveglianza - la riunione tra Bruxelles, i ministeri dell’Agricoltura e dell’Economia, la Regione ed il partenariato del Programma di sviluppo rurale - che si è svolta presso il Castello di Serragiumenta, ad Altomonte.

A fare gli onori di casa l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo; il direttore generale del dipartimento Agricoltura e Autorità di gestione del Psr Calabria, Giacomo Giovinazzo, ed il sindaco di Altomonte Giampietro Coppola.

Presenti, tra gli altri, Francesco Valitutti del Mipaaf, Alessandro Mazzamati del Mef; i consiglieri regionali Katya Gentile e Davide Tavernise (rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione consiliare Agricoltura) ed il loro collega Francesco Afflitto, Presidente della Commissione di Vigilanza; i rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole, degli ordini professionali e delle sigle sindacali.

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenuto in video collegamento da Ginevra, ha ringraziato la Commissione Europea per l’ottimo rapporto di collaborazione istaurato e i rappresentanti dei ministeri interessati.

Avrei voluto essere con voi – ha affermato il Governatore – ma non ho potuto sottrarmi all’impegno di Ginevra, in quanto mi sto occupando delle problematiche relative alla logistica, anche nell’ottica di favorire il trasporto dei prodotti calabresi a costi competitivi”.

Occhiuto ha quindi ringraziato l’assessore Gallo ed il dg Giovinazzo per “l’ottimo lavoro svolto”, sottolineando l’importanza del ruolo svolto dal partenariato del Psr: I risultati conseguiti nell’avanzamento degli obiettivi di spesa dei fondi comunitari in agricoltura – ha affermato – segnalano la Calabria come una regione d’eccellenza e sono ascrivibili soprattutto ai preziosi contributi del tavolo partenariale del Psr. La Regione, da parte sua, si adopera per facilitare la strada agli imprenditori calabresi, per metterli nella condizione di lavorare in maniera serena, nonché per costruire un sistema che qualifichi sempre di più la spesa”.

Dal canto suo, l’assessore Gallo ha ricordato che “in un anno molto difficile per l’agricoltura, da ultimo a causa delle ripercussioni della guerra, la Regione Calabria si sta adoperando per supportare le realtà imprenditoriali del proprio territorio, velocizzando i pagamenti e le immissioni di liquidità nel comparto e favorendo lo snellimento delle procedure burocratiche, in particolare rispetto all’apertura ed alla chiusura dei bandi pubblici.”

“La nostra ideaha poi aggiunto - è di dare vita ad un’agricoltura moderna che si fondi su investimenti di qualità, anche immateriali come quelli relativi alla formazione, alla consulenza, all’apporto di innovazione tecnologica ed alla promozione delle produzioni regionali. Inoltre, si sta lavorando sul sostegno specifico alle diverse filiere, con avvisi pubblici mirati e non più generalisti, sulla diminuzione dei costi di produzione e l’aumento della redditiva delle aziende”.

Per far fronte alla crisi scaturita dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino - ha invece affermato il Dg Giovinazzo - abbiamo informatizzato parte dell’istruttoria, per velocizzare ulteriormente le procedure amministrative e favorire i beneficiari del Psr. Nel frattempo faremo molta attenzione alle indicazioni forniteci dalla Commissione Europea, per poter implementare il programma nella maniera più efficace possibile, per impiegare le risorse che ci sono state accordate in modo efficiente e per puntare alla crescita ed al miglioramento della qualità della vita dell’intero territorio regionale, la cui economia si poggia proprio sull’agricoltura, che deve essere di sviluppo e non di sussistenza”.

A verbale anche i dati rinvenienti dalla relazione del rapporteur Nicolia, secondo il quale il Psr Calabria sta reagendo bene ai cambiamenti in atto a livello europeo relativi al sistema dei fondi comunitari: a testimoniarlo, il raggiungimento dell’82,14% della spesa rispetto alla dotazione 2014-2020 (pari a 1.089.310.744 euro) e del 64,28% rispetto alla dotazione 2014-2022 (1.391.887.707), forte delle risorse aggiuntive NGEU, Next Generation, assegnate dalla Commissione Europea ai vari Psr, per far fronte alle problematiche legate alla pandemia.

In particolare, le risorse NGEU, che hanno una contabilità separata, sono state già interamente impegnate rispetto all’annualità 2024 e si attestano al 10,5% rispetto al 2025.

Il Psr Calabria, inoltre, ha già ampiamente raggiunto il 100% del target N+3 rispetto al 2022, scongiurando il rischio di disimpegno automatico delle risorse comunitarie, realizzando già il 33,7% dell’obiettivo posto per il 2023.

Gli impegni, inoltre, si attestano a 660 milioni di euro per quanto riguarda le misure a superficie ed il Benessere degli animali, ed a 597 milioni di euro per le misure strutturali.

Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati tanti altri temi, tra i quali il tasso di errore nei controlli da parte dell’organismo pagatore Arcea, che ha mostrato dei miglioramenti rispetto all’ultimo incontro con i Servizi della Commissione Europea, ma per il quale bisognerà impegnarsi maggiormente.

Stesso discorso vale per lo stato di attuazione dell’approccio Leader, che ha mostrato un avanzamento importante rispetto all’ultimo CdS. Inoltre si è discusso degli strumenti finanziari, della banda larga e dei risultati ottenuti dal piano di comunicazione del Psr.

“Situazioni e numeriha chiosato l’assessore Galloche dicono tanto, tutto: qualche giorno fa, ad esempio, l’Istat ha certificato un aumento del 36% dell’export agroalimentare calabrese nel primo trimestre del 2022. In questo contesto, il secondo posto del Psr Calabria in Italia per avanzamento della spesa, alle spalle solo del Veneto, testimonia la bontà del lavoro svolto, sfata il mito delle regioni meridionali che rimandano indietro le risorse e che costituiscono in ogni contesto il fanalino di coda. Ma non basta: la Calabria ha tutte le carte in regola per diventare la prima regione italiana quanto a spesa Feasr, a patto che si continui a lavorare per qualificare sempre di più la stessa”.