50mo dei Bronzi, a Reggio si inaugura la mostra “Rara Avis” di Antonio Affidato
Sabato 9 luglio alle 18.30 sarà inaugurata alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria la Mostra "Rara Avis" di Antonio Affidato curata da Emanuele Bertucci con il catalogo realizzato da Mediano Editore.
La mostra, visitabile dal 9 luglio al 9 settembre è promossa dal comune e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e dalla Michele Affidato orafo ed è patrocinata dall'Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dal Leo Club distretto 108ya.
Rara Avis si inserisce all'interno delle attività promosse per il festeggiamento del 50º anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.
Un lavoro lungo e intenso, quello che Antonio Affidato ha svolto al fine di dar vita ad opere che, seguendo una interpretazione personale, raccontano e rispecchiano quella che è la nostra identità e la nostra storia, ha voluto riprendere alcune tra le icone più influenti e conosciute della Magna Graecia inserendone almeno una meno nota.
Ed è così che ritroviamo figure mitologiche come Gea, ossia la Terra e Madre di tutti gli esseri, che nutre e fa crescere. E poi Medusa la protettrice, una delle tre Gorgoni, sicuramente la più famosa; divisa tra mito Greco e Romano, è stata scelta da una delle maison più famose al mondo, Versace che nasce proprio nella città dello stretto che ospita la mostra.
Tra le opere in mostra anche pensatori e filosofi. Affascinanti e suggestive sono le interpretazioni di Pitagora e Alcmeone, in bronzo puro, non patinato. Pitagora che fonda a Crotone una delle più importanti scuole di pensiero dell’umanità e che prende da lui stesso il nome: la scuola Pitagorica.
Alcmeone, personaggio discusso e che in tanti vogliono discepolo di Pitagora, con una sola certezza: anch’esso era di Crotone. Ecco quindi che il cuore pulsante di quella Magna Graecia va in mostra nelle e con le opere di Affidato.
Infine, Antonio ci propone altre due imprescindibili figure dell’immaginario collettivo della Magna Graecia: un guerriero, un atleta e un Re. Le prime due figure si concentrano in un unico soggetto: Faillo (Phayllos) di Crotone.
Esemplare atleta de I crotoniati si distingue oltre che per le gesta sportive, vincendo varie volte ai giochi pitici, precursori dei Giochi Olimpici, anche per essere un valente condottiero, combattendo alla guida dei suoi compagni nella battaglia di Salamina.
Ultima figura rappresentata in mostra è quella di Serse, il Re divenuto famoso per l’invasione della Grecia e che il cinema ci ha restituito quale figura a dir poco sui generis.
Sicuramente un Re a cui non dispiace mettere in mostra i gioielli. Un Re che nell’interpretazione di Antonio Affidato è però “sobrio”, direi essenziale. Un viso urlante, forse sofferente. Con un unico gioiello al collo, un collier di ottone martellato. Semplice, essenziale come l’intera opera.
Le realizzazioni di Antonio Affidato, tutte in bronzo ed alcune patinate, sono adagiate su una doppia base di marmo bianco di Carrara, che conferisce loro importanza ed eleganza oltre a farle emergere in tutta la loro straordinaria bellezza.
Quella stessa bellezza che è intrinseca delle opere in mostra e che diventa ancora più evidente perchè calata all’interno dei locali della preziosa Pinacoteca Civica di Reggio Calabria e nel momento storico del cinquantesimo anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace considerati a ragione tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica.