Formula Sae, l’auto da corsa costruita all’Unical conquista il podio
Il team di Unical Reparto Corse, ha conquistato un incredibile terzo posto nella tappa italiana della Formula Sae, la prestigiosa competizione internazionale che vede gli studenti di ingegneria cimentarsi nella progettazione e costruzione di una vettura da corsa per poi competere, con i colleghi provenienti da tutto il mondo, in appassionanti gare di velocità ed abilità.
Anemos, la vettura realizzata dal team Unical, si è dimostrata competitiva in tutte le varie prove: accelerazione, skid pad, autocross e soprattutto l’endurance che ha visto l’auto da corsa arrivare al terzo posto e ha consentito alla squadra di scalare la classifica finale superando tutte le università italiane presenti, arrivando dietro solo a due corazzate tedesche.
La classifica finale vede il reparto corse calabrese terzo con 655 punti dietro l'Università di Darmstadt con 795 punti e l'Università di Esslingen arrivata prima con ben 955 punti su 1000. Sul circuito di Varano de’ Melegari l’Unical ha preceduto 22 università provenienti da tutto il mondo.
"Quest’anno avevamo un compito molto importante: festeggiare adeguatamente il cinquantesimo della nostra Università. E quale modo migliore per farlo? Dopo tante fatiche, e anche tanta sfortuna, un terzo posto che premia le capacità di un gruppo che ha saputo primeggiare a livello internazionale, pur nelle mille difficoltà dovute ad un territorio che non sa supportare adeguatamente le competenze dei nostri giovani", ha commentato il professore Muzzupappa.
"E in questo momento di grande soddisfazione ci tengo a sottolineare che questo risultato non è soltanto il frutto di questi 25 studenti che hanno saputo brillantemente destreggiarsi in una competizione serratissima, ma è il risultato di tanti ragazzi che prima di loro hanno saputo costruire questa splendida realtà calabrese che è l’Unical Reparto Corse. Questi giovani studenti ci insegnano una grande verità: non possiamo e non dobbiamo nasconderci dietro le difficoltà, gli imprevisti o la sfortuna; non possiamo giustificarci per un contesto che spesso ci rema contro, ci critica e ci ostacola. Se desideriamo veramente raggiungere un obiettivo, anche ambizioso, lo studio, la dedizione e la passione sono gli strumenti sufficienti per raggiungerlo", ha concluso.