Intimidazioni, incendiata l’auto al neo rettore dell’Università Mediterranea
L’auto del neo rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, è stata data alle fiamme, due notti fa, a distanza soli pochi giorni dalla sua elezione alla guida dell’ateneo di Reggio Calabria (QUI).
La vettura, una Toyota Rav 4, che era parcheggiata nei pressi dell’abitazione del rettore, nel centro del capoluogo dello Stretto, prima di essere incendiata si ritiene sia stata cosparsa con del liquido infiammabile.
Zimbalatti è stato nominato rettore, difatti, il 19 luglio scorso, alla prima votazione, con 257 voti su 491 elettori assoluti. È subentrato al dimissionario Marcello Zimbone, che ha lasciato la guida della Mediterranea dopo l’inchiesta “Magnifica” (QUI) che nell’aprile scorso portò alla luce dei presunti casi di concorsi truccati nella stessa Università reggina e scattata dopo la denuncia di una candidata (QUI).
Sull’incendio della vettura di Zimbalatti si sta dunque indagando per comprendere la possibile matrice che non si esclude possa essere di natura intimidatoria. Le investigazioni sono affidate ai carabinieri.
Intanto solidarietà al rettore - docente di Meccanica agraria e già direttore generale dell’ateneo – è arrivata dalla comunità accademica della Mediterranea definito in una nota ed appunto “vittima di un grave gesto intimidatorio” e evidenziano la fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine “affinché assicurino alla giustizia i responsabili”.
Ha parlato invece di un “atto odioso e vigliacco” il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso: “Chi si muove nell’illegalità, credendo così di condizionare la massima espressione dell’Ateneo in riva allo Stretto, si sbaglia di grosso. Le Istituzioni calabresi - ha sbottato Mancuso - sono al fianco di chi rappresenta la Calabria migliore”.