Vibo Marina, Anna Lomax Wood incontra la Pro Loco e visita la tonnara di Bivona
Nell’ambito delle numerose iniziative socio-culturali del punto IAT, informazioni ed accoglienza turistica importante servizio sito vicino al porto e unico in tutto il territorio comunale, questa mattina, Anna Lomax Wood, figlia del grande etnomusicologo statunitense Alan Lomax – noto per aver registrato e raccolto proprio a Vibo Marina, nel 1954, i canti tradizionali dei tonnaroti del territorio costiero – si è recata in visita alla sede della Pro Loco APS di Vibo Marina ricevuta dal presidente Enzo De Maria, da numerosi soci dell’Associazione e dai ragazzi del servizio civile.
Accompagnata dal marito e dallo studioso Antonio Montesanti, la dottoressa Lomax Wood – anche lei etnomusicologa, docente e presidente della Fondazione che valorizza il ricco archivio di ricerche dei Lomax – ha raccontato aneddoti sull’esperienza del padre in Calabria, si è voluta soffermare sul valore sociale ed antropologico dei canti di vita o di lavoro, espressioni di identità, dolore, gioia, di festa ogni tempo; un ricco patrimonio dell’identità locale da comprendere, tutelare e valorizzare al meglio anche in Calabria, musica della gente comune e dei suoi sentimenti che può unire tutto il mondo. Ha voluto infine donare, con una affettuosa dedica, alla “Piccola Biblioteca del Porto e del Mare” della Pro Loco una copia del volume “I canti della Tonnara” a cura di Danilo Gatto contenenti anche scritti del ricercatore Antonio Montesanti.
La Pro Loco di Vibo Marina, nel ringraziare Anna Lomax per aver scelto Vibo Marina come luogo delle vacanze, ha inteso omaggiarla con una targa: «In segno di gratitudine e stima all’etno-musicologo Alan Lomax per le preziose registrazioni audiovisive sui “Canti delle Tonnare” svolte nel 1954 a Vibo Maina. Ritmi ed emozioni conservate e divulgate in tutto il mondo dalla splendida figlia Anna Lomax. Un patrimonio culturale e sociale legato al nostro mare, alla vita e al lavoro degli “eroici pescatori” del Sud Italia».
Accompagnata dal segretario della Pro loco Rosario Carbone, da soci e volontari si è quindi recata in visita alla Tonnara di Bivona, aperta in questi giorni dall’Associazione in collaborazione con l’Ammininistrazione Comunale. Nino Canduci, figlio del rais Giovanni Canduci, ha illustrato la vita che si svolgeva nell’Antica Tonnara, la preparazione alla stagione di pesca, i riti della mattanza, i canti, la religiosità intorno alla piccola cappella dei pescatori posta al piano terra. La dottoressa Lomax ha quindi visitato la palazzina gentilizia, dove ha potuto visionare dall’alto, attraverso le piccole finestre, la splendida grande Loggia in legno di quercia che rappresentava il “cuore della tonnara” ancor oggi contenete alcuni barconi in legno (tra gli ultimi presenti in Italia), per uno dei quali è stato avviato di recente il restauro.
La Tonnara ha colpito ancora per la sua straordinarietà e purtroppo anche per il suo stato. Rappresenta un esempio concreto di “Archeologia industriale legato al mare” unico in Calabria e tra i più rappresentavi in Italia insieme a quella di Favignana; un bene identitario importantissimo per la Comunità di Bivona che attende da tempo una fruizione completa e dignitosa come “Museo della civiltà del Mare”; un bene culturale necessario per uno sviluppo sostenibile del territorio, attrattiva straordinaria per il Turismo che giunge a Vibo Marina via terra o via mare e che vuole fermarsi e conoscere il luogo, proprio come ha fatto la nostra splendida amica americana Anna Lomax.