Occhiuto: presto incontro con medici e specializzandi, strumentale contrapporre cubani-italiani

Calabria Salute

Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto ha chiesto al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, di organizzare, per i prossimi giorni, un incontro con i presidenti degli ordini provinciali calabresi dei medici e con i rappresentanti degli specializzandi per discutere dell’accordo stipulato col governo Cubano per portare negli ospedali calabresi circa 500 medici del paese caraibico (QUI).

Lo rende noto lo stesso presidente della Giunta sostenendo di esserci sempre detto pronto al dialogo e al confronto e ritenendo positivo avere uno scambio di idee ed opinioni con gli esponenti dei camici bianchi.

“A loro – afferma Occhiuto - racconterò come è nato l’Accordo …, e ovviamente sarò pronto a ricevere proposte e consigli. Come detto in più occasioni, l’intesa sottoscritta la scorsa settimana con il Paese caraibico non è in alcun modo un’iniziativa contro i medici italiani o calabresi”.

Per il governatore quindi sbaglierebbe “chi strumentalmente mette in competizione o in contrapposizione gli operatori sanitari cubani con i nostri connazionali”

Occhiuto precisa poi che i concorsi in Calabria andranno avanti nei prossimi mesi, “ed anzi – aggiunge - stiamo lavorando a nuove regole che permetteranno di costruire bandi più attrattivi per i nostri giovani e per chi opera fuori dalla Regione. Ma nel frattempo dobbiamo affrontare il presente, e per farlo non potevo restare con le mani in mano. I concorsi e gli avvisi andati deserti in questi ultimi mesi mi hanno imposto una presa di posizione”.

“Avevo due strade davanti: chiudere reparti e ospedali per carenza di personale, o trovare una soluzione emergenziale per garantire il diritto di cura ai calabresi. Ho scelto la seconda strada, e – precisa - ho deciso nell’esclusivo interesse della nostra comunità e dei nostri territori”.

“Ribadisco un concetto semplice, ma rivoluzionario nella sua chiarezza e linearità: una sola vita salvata per un medico in più in un ospedale vale più di mille polemiche. I medici cubani - i primi 33 arriveranno a settembre - ci aiuteranno per sopperire alle carenze del nostro sistema sanitario, lavoreranno fintanto che le piante organiche dei nostri reparti e dei nostri ospedali lo renderanno necessario, e non ruberanno alcun posto ai medici calabresi e italiani” continua il presidente.

“Allo stesso tempo il loro supporto non rallenterà la nostra azione per assumere camici bianchi a tempo indeterminato, per aprire nuovi ospedali, per sfruttare al massimo le possibilità che avremo con il Pnrr, per riformare e ricostruire una sanità a misura di cittadino”, conclude Occhiuto.