Il gruppo “Il Bene in Comune” si dimette dal Consiglio comunale di Casabona
Il Gruppo Civico e Consiliare “Il Bene in Comune” prende una decisione molto forte e si dimette dal Consiglio comunale di Casabona.
Una decisione che definiscono "ragionata" e che intendono portare a conoscenza della cittadinanza spiegando che le motivazioni sono scaturite dopo un ampio e partecipato dibattito interno.
Dal Gruppo spiegano dunque che nella seduta del Consiglio Comunale del 28 giugno scorso tra i punti all’ordine del giorno da discutere e approvare era prevista la Modifica al regolamento per l’assegnazione dei lotti Pip.
Mancando la documentazione, di cui la minoranza non aveva comunque avuto occasione di prendere visione perché trattenuta dal dirigente dell’ufficio Tecnico per essere rivista, il Consiglio ad unanimità decideva il rinvio e la discussione del predetto punto all’ordine del giorno al successivo Consiglio comunale.
"Con meraviglia, lo scorso 4 agosto, viene pubblicata una delibera che prevede l’approvazione di una proposta, quella di revoca della deliberazione dell’Amministrazione Carvello, sull’assegnazione dei lotti, e di aggiungere al regolamento una modifica che permettesse agli originari assegnatari di rientrarne in possesso. La suddetta proposta - viene ribadito - non è stata mai discussa, votata e approvata, in violazione di quanto previsto dalla normativa".
"Alla luce di quanto rappresentato, e considerata la gravità degli atti compiuti e documentati, le dimissioni sono state la naturale conseguenza per l’autotutela dei consiglieri davanti alla legge, una scelta, quella di non terminare la consiliatura, di persone libere, senza vincoli o promesse da mantenere distanti da un modo di operare non condivisibile".
"A meno di un anno dall’insediamento di questa Amministrazione, sono già venuti meno i presupposti nella dialettica politica e nei conseguenti atti amministrativi, nei quali non si colgono gli interessi generali della comunità ma si presta a facile interpretazione gli interessi di parte volti - verosimilmente - al risarcimento di eventuali promesse e debiti elettorali da onorare, come si può evincere dal citato atto deliberativo".
"Pertanto la scelta delle dimissioni, che proviene dalla cultura della legalità e della trasparenza dentro le istituzioni democratiche dello Stato, è un atto a tutela non solo del gruppo di minoranza in Consiglio, ma dell’intera comunità."
Infine il gruppo intende precisare che oggetto di deliberazione sono solo i punti all’ordine del giorno delle assise consiliari, mentre qualsiasi discussione viene solo verbalizzata dal Segretario Comunale.