Amministrazione Cotronei: “Stop speculazioni sul museo del Rock”
"Nelle ultime settimane, dichiarazioni palesemente false ed infondate, appartenenti a taluni soggetti, hanno creato caos mediatico nella nostra cittadina. Il tema ridondante è, ancora una volta, il Museo del rock. Questa Amministrazione è scevra da qualsiasi attività illegittima e lavora scrupolosamente nel rispetto delle norme e con totale trasparenza".
E' quanto precisa in una nota l'amministrazione comunale di Cotronei. "Gravi le accuse riportate - continua la nota - su alcuni social e quotidiani, per le quali provvederemo a tutelarci. Ma andiamo per gradi. Innanzitutto nessuna "forzatura" sarebbe stata necessaria per ottenere quello che, di fatto, è già in nostro possesso. Infatti la delocalizzazione del Museo del rock nel nuovo sito è stata autorizzata alla precedente Amministrazione comunale già in data 5 agosto 2021, mesi prima del nostro insediamento. Ma prima occorre ripercorrere le fasi amministrative che hanno portato all'attuale stato delle cose, per poi chiarire chi ha la responsabilità di cosa".
Il Comune spiega poi che con una nota del 7 luglio 2021, a firma del precedente Sindaco Nicola Belcastro e dell'ingegnere Antonio Urso, il Comune di Cotronei chiedeva la delocalizzazione del Museo in un nuovo sito, per problemi sorti nell'acquisizione di palazzo Bevilacqua, allegando documentazione tecnica e amministrativa aggiornata nella nuova location (piante, planimetrie del nuovo sito).
"In data 5 agosto 2021 veniva sottoscritto l'atto di convenzione tra la Regione Calabria e il Comune di Cotronei, finalizzato alla realizzazione del museo nella nuova sede. Nelle premesse della convenzione, la Regione richiamava la nota del 7.7.2021 contenente la richiesta di delocalizzazione e la documentazione tecnico-amministrativa aggiornata, confermandone l'acquisizione. L'atto di convenzione è stato sottoscritto dal Sindaco p.t. del Comune di Cotronei dott. Nicola Belcastro e dalla dirigente del settore della Regione Calabria, dott.ssa Carmela Barbalace. Questi passaggi, compiuti dalla precedente Amministrazione (di cui si allegano per necessità probatoria atti o stralci), dimostrano che la collocazione dell'opera nel nuovo sito, che oggi è addebitata all'attuale Amministrazione, era stata invece decisa e autorizzata dalla precedente amministrazione in accordo con la Regione Calabria".
"In data 28 marzo 2022 l' Associazione recante il nome dell'artista Steven Tyler, con ben 7 mesi di ritardo e un iniziale assenso al nuovo sito, diffidava il Comune di Cotronei all'utilizzo del nome e dell'immagine dell'artista, poiché la nuova location non sarebbe più gradita. Si precisa che nessuna procura speciale di incarico è stata mai trasmessa a codesto Ente, al fine di verificare la possibilità di agire per rappresentanza".
"Tuttavia - prosegue la nota - con delibera di giunta del 7 aprile 2022 il Comune di Cotronei interrompeva l'uso del nome o dell'immagine dell'artista, ottemperando di fatto a quanto richiesto dall'avv. Antonio Grassi, Presidente dell'associazione e difensore dell'artista. Nella delibera di giunta il Comune di Cotronei tuttavia chiariva e specificava che era interesse del Comune e della Comunità amministrata di avere l'intitolazione del Museo all'artista Steven Tylor e per la quale codesta Amministrazione si sarebbe mossa con tutti i canali ufficiali al fine di ottenerla senza l'ausilio di intermediari (come da stralcio allegato). È questo un altro decisivo passaggio".
"Altresì si fa presente che nessuna autorizzazione formale all'utilizzo del nome o dell'immagine dell'artista è stata mai recepita agli atti dell'ente comunale, nè dell'ente regionale. Per cui, quello che è certamente un risultato da raggiungere, non è stato di fatto mai realizzato dalla precedente Amministrazione, ne dall'Associazione musicale Steven Tylor. Con questi presupposti non era e non è possibile, a prescindere dalla diffida dell'avv. Grassi che certamente ha inasprito i rapporti, intitolare l'opera all'artista, fino a quando non si recepisca un formale atto di autorizzazione promanate dall'asrtista stesso.
Quanto agli incontri con la Regione, il Sindaco e l'Amministrazione comunale hanno partecipato a tutti gli incontri ufficiali, indetti dalla Regione o dal Comune, mentre la partecipazione ad incontri informali, organizzati da privati, non è rilevante per l'Ente comunale.
L'iter della realizzazione del museo procede oggi con regolarità, rispettando il cronoprogramma previsto, che non permette nuovamente di variare il sito senza sforare i tempi con conseguente revoca del finanziamento. Mentre quindi da una parte c'è l'Amministrazione comunale, che lavora con dedizione alla realizzazione del museo, dall'altra alcuni detrattori si ergono a difensori della Comunità, cercando invece in modo subdolo di far revocare il finanziamento al Comune e alla comunità tutta. Qualche indovino, prima di qualsiasi comunicazione ufficiale da parte della Regione ha inteso, addirittura, preannunciare una presunta e funesta revoca del finanziamento, facendo supporre di essere in possesso di informazioni riservate e non ancora di dominio pubblico. In realtà invece, ad oggi, nessuna revoca è stata comunicata.
Nell'incontro istituzionale avvenuto a Cirò Marina tra il Presidente della Regione e gli amministratori locali dell'intera provincia, si è solo ribadito al Governatore, pubblicamente e alla presenza dell'intera assemblea, l'estrema importanza di alcuni punti strategici per il nostro territorio, ovvero Terme, Impianti di risalita e Museo del rock. Il Presidente ha dimostrato in quella sede pieno interessamento per i temi trattati.
Evidentemente questo ha fatto infuriare i soliti detrattori che hanno cercato e cercano, in tutti i modi possibili, di screditare l'operato amministrativo di questo Ente che è invece improntato alla massima legalità.
Alla luce di quanto esposto, considerato che il finanziamento è stato già concesso e che nessun preavviso di revoca è stato mai recapitato al Comune, considerato altresi che la delocalizzazione del Museo è stata autorizzata il 5 agosto 2021, non si comprende la motivazione sottesa ad eventuali "strani accordi politici" paventati da alcuni. Si intravede invece la demoralizzazione di quegli stessi soggetti, che non potendo più incidere sulla possibilità di rovinare un progetto museale che sta per vedere la luce, abbassano il livello della discussione con accuse gravi, inconsistenti, infamanti e di cattivo gusto.
Ancora più incommentabili sono i soliti speculatori politici, che non perdono occasione per tacere, e che ancora non digeriscono il risultato delle urne dello scorso ottobre.
In sintesi nella delocalizzazione questa Amministrazione non ha alcuna responsabilità, essendo stata richiesta e autorizzata durante l'amministrazione Belcastro, mentre nella privazione del nome l'amministrazione Ammirati ha solo dovuto purtroppo ottemperare ad una diffida legale dell'avv. Grassi.
Il museo si farà e faremo il massimo per intitolarlo all'artista di fama planetaria Steven Tyler. Nella remota possibilità in cui ciò non dovesse accadere, non sarà certo per l'attività posta in essere dagli amministratori, ma bensì per azioni ostative compiute da soggetti terzi, che perseguono altri interessi che non coincidono con quelli della comunità".