Rapine in uffici postali del cosentino, convocato il Comitato Provinciale per la Sicurezza
Si è tenuta stamani nella Prefettura di Cosenza una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza dei massimi responsabili per la sicurezza di Poste Italiane.
L’incontro è stato fortemente voluto dal Prefetto all’indomani di alcune rapine avvenute negli uffici postali della provincia che, per concentrazione temporale e per clamore seguitone, hanno destato una percezione di insicurezza, soprattutto tra la popolazione anziana che è quella che maggiormente usufruisce dei servizi delle Pt.
Non è da trascurare - è stato rappresentato ai responsabili di Poste Italiane - come in alcune realtà il servizio postale si trovi talvolta a costituire l’unico presidio di servizio pubblico oltre al Comune.
Così il Prefetto si è già reso interprete delle proteste delle comunità a causa del mancato funzionamento degli sportelli per problemi di organico, o addirittura per la definitiva chiusura degli Uffici considerati “antieconomici”, invitando a ponderare adeguatamente le ricadute sociali della decisione.
“Oggi – viene specificato dall’Utg - la problematica viene sì riaffrontata sotto un altro profilo, che coinvolge il Prefetto nella veste di Autorità Provinciale di pubblica sicurezza, ma con lo sguardo rivolto anche alle ripercussioni sociali di un eventuale arretramento o, addirittura, dismissione del servizio essenziale in parola”.
La sede del Comitato è stata quindi un’occasione per poter commisurare le misure preventive, di difesa passiva ed organizzative che Poste pratica, correlandole alla specificità della provincia, soprattutto in termini di non sempre tempestiva raggiungibilità delle località più disagevoli e di maggiore tasso di delittuosità di altre.