La Cciaa di Cosenza compie 210 anni, Poste emette francobollo commemorativo

Cosenza Attualità

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso oggi un francobollo ordinario (relativo al valore della tariffa B pari a 1,20 euro) appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” che è interamente dedicato alla Camera di Commercio di Cosenza nel 210° anniversario della sua istituzione,

Con una tiratura di 300.015 esemplari, su foglio da 45 esemplari, il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Il bozzetto è stato curato da Fabio Abbati e raffigura la sede della Camera di Commercio su cui svetta, in alto a sinistra, lo stemma istituzionale storico.

Completano il francobollo le legende “Camera Di Commercio Di Cosenza” e “Dal 1812”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Roma V.R.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15 euro.

LA STORIA DELLA CCIAA

La Cciaa di Cosenza nacque il 5 ottobre del 1862, con il Regio Decreto n. 872 che la raccogliendo idealmente il testimone della preesistente Società Economica di Calabria Citra, istituita con decreto del 30 luglio 1812 dalla regina Carolina Bonaparte Murat, reggente del Regno di Napoli.

L’ente, già destinato alla “propagazione delle arti, del commercio e dell’agricoltura” nel periodo preunitario, puntava ora ad interpretare anche il progetto liberale contenuto nella legge 680/1862, cui il decreto n. 872 dava attuazione, attraverso l’autonomia nella rappresentanza degli interessi economici, connotato che mancava e che, da quel momento, sarà destinato ad accompagnare, con accezioni diverse, le vicende dell’intero sistema camerale.

“Molto è cambiato in 210 anni, ma possiamo ancora oggi affermare che rimane certamente attuale quel “considerando di quanto utile esser possa alla nazionale floridezza la propagazione relativa” all’attività di impresa, con cui si apriva il decreto del 1812. Ed è questo che ancora oggi riteniamo essere il nostro ruolo principale: contribuire al benessere del Paese attraverso la promozione e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio” commenta il presidente dell’ente Klaus Algeri.

“Un ruolo – prosegue - che la Camera di Commercio di Cosenza ha interpretato, soprattutto negli ultimi anni, ponendo l’accento sull’importanza di aprirsi alle imprese e alla società civile, in uno scambio trasparente di reciproco arricchimento, che ha trovato la sua espressione in quella che nel 2014 abbiamo chiamato #OpenCameraCosenza e che è oggi diventato un vero e proprio #ModelloCameraCosenza”.