Costituito il comitato spontaneo del quartiere Catanzaro Sala-Campagnella

Catanzaro Attualità

Si è costituito a Catanzaro Sala-Campagnella il comitato spontaneo del quartiere. Una iniziativa che nasce prima di tutto, come ribadito dai promotori, “dall’amore per il luogo della nostra quotidianità”, e dalla consapevolezza “che piccoli cambiamenti possono portare ad una migliore qualità della vita”.

Come sostengono membri del comitato l’intenzione non è quella di sostituirsi ai politici, ma di poter con questi interloquire per dare una svolta significativa e migliorare l’aspetto del sobborgo.

Siamo persone comuni che vogliono portare le istanze della comunità all’attenzione dell’amministrazione di volta in volta competente. Siamo semplici cittadini abitanti di un quartiere periferico, nato in maniera spontanea e anche caotica, sprovvisto di infrastrutture e servizi a disposizione della collettività” viene ribadito.

“Siamo anche consapevoli che – aggiungono dal neo comitato - sognare grandi opere e mega progetti urbanistici non sarebbe realistico e proponibile. Vogliamo stare con i piedi per terra, e incominciare dalle tante piccole cose di cui siamo sprovvisti, per esempio un'adeguata segnaletica stradale verticale e orizzontale o specchi stradali agli incroci pericolosi”.

Le richiesta sono anche e di per se contenute: “Abbiamo bisogno della fermata della costruenda metropolitana, della presenza di un vigile presso gli istituti scolastici all’ingresso e all’uscita dei bambini e degli studenti, della dotazione di un arredo urbano che renda accoglienti gli spazi pubblici, della riparazione dei marciapiedi esistenti e della costruzione di nuovi, per potersi muovere in sicurezza nel quartiere”.

“La qualità dell’ambiente urbano – viene precisato - influisce in maniere diretta sui rapporti umani della comunità che vi abita. La mancanza di luoghi di aggregazione e di cultura, specialmente per i più giovani, ne impedisce la socializzazione e la creazione di rapporti di amicizia e di solidarietà. Ecco che le periferie urbane si riducono ad essere di fatto soltanto quartieri dormitorio”.

“Ci rendiamo conto – precisano poi dal comitato - che i problemi della città sono tanti, ma vogliamo che le amministrazioni (comunale, provinciale, regionale) non si dimentichino di noi ed è per questa ragione che invitiamo gli altri cittadini del quartiere ad unirsi a noi per accrescere il gruppo e apportare il proprio contributo, dando maggiore forza alle istanze di cui ci interesseremo”.

“Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala, scriveva Tocqueville, ma noi riteniamo che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è una cosa che è sempre accaduta”, concludono i cittadini.