Caro-prezzi. F.lli Romano: “niente soldi per gli stipendi”, autisti in sciopero e bus fermi nel crotonese

Crotone Infrastrutture

Autobus urbani ed extraurbani fermi da stamattina a Crotone per lo sciopero dei lavoratori delle Autolinee fratelli Romano. Lo stop al servizio è arrivato dopo la comunicazione dell’azienda a lavoratori ed istituzioni di non essere nelle condizioni di garantire le retribuzioni.

In particolare, la socieà di traspori ha pagato solo il 50% dello stipendio ai lavoratori, motivando la scelta con l’aumento dei costi che ha portato a delle difficoltà economiche importanti perché i soldi che arrivano dalla Regione non sono più sufficienti.

I manifestanti lamentano però la continua spoliazione dei servizi (soprattutto di quelli interregionali) associata a tagli del personale ma anche al demansionamento di alcuni lavoratori.

Nel pomeriggio incontreranno l’assessore regionale ai Trasporti, Fausto Orsomarso, per capire cosa intenda fare la Regione per questo settore, che vive in una situazione di crisi.

Non è la prima volta che i lavoratori dell’azienda sono entrati in stato di agitazione lamentando anche la mancata interlocuzione con l’azienda e uno stato di incertezza sul proprio futuro.

I dipendenti chiedono, in questo senso, risposte concrete per poter svolgere il proprio servizio, essenziale per il territorio, in tranquillità.

LA SOLIDARIETÀ DEI CONSIGLIERI

Esprimono solidarietà ai lavoratori in sciopero ed ai cittadini i consiglieri comunale di Crotone Marisa Luana Cavallo ed Ernico Pedace dopo lo sciopero proclamato dagli autisti: “non potevano fare altrimenti i lavoratori di Romano che - affermano - ormai da tempo subiscono ridimensionamenti, con conseguenti licenziamenti, ritardi nei pagamenti e continui giri di cassa integrazione”.

“Sono stanchi proseguono Cavallo e Pedace - di ascoltare sempre le solite risposte in cui gli alibi sono sempre i ritardi nei pagamenti da parte della Regione. Ma a subirne le conseguenze sono loro, che a fine mese si trovano a fare i conti con le proprie famiglie per poter pagare mutui, bollette e per poter garantire una vita dignitosa ai propri figli”.

“Il personale è ridotto all’osso per via della dismissione delle tratte fuori regione, gestite ormai da altre ditte” concludono i consiglieri comunali auspicando un intervento da parte delle istituzioni competenti, “affinché i lavoratori del Gruppo Romano possano riprendere con serenità il proprio lavoro, ma soprattutto per evitare che vadano persi altri posti di lavoro”, concludono.