Cgil sull’astensione volontaria dei lavoratori dell’Azienda Romano
"La vicenda relativa all’astensione volontaria dei lavoratori dell’Azienda Romano a Crotone si presta ad alcune riflessioni". E' quanto scrivono la egreteria Filt-Cgil Calabria e la segreteria Filt-Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo.
"La prima - continua la nota - è ovviamente l’assurdo “ricatto” dell’Azienda secondo cui lavoratori che prestano servizio per l’intera giornata devono essere pagati solo al 50% pena l’attivazione delle procedure di licenziamento collettivo! La seconda è proprio relativa al fatto che chi adotta questo metodo è addirittura il Presidente regionale dell’Anav, dell’Associazione padronale, cioè, che raggruppa tutte le aziende private del Top. La terza è che proprio il Presidente regionale dell’Anav non parla, come invece dovrebbe, a nome di tutte le aziende del settore ma cerca di ottenere risorse dalla Regione solo per la propria azienda. E’ un atteggiamento inaccettabile e assurdo, inconciliabile cioè con le più elementari regole della rappresentanza collettiva.
Noi, invece, continuiamo a pensare che il problema del Tpl calabrese si debba affrontare nel suo complesso attraverso un razionale confronto con il sindacato dei lavoratori e con la Regione. Riteniamo che bisogna trovare le risorse sufficienti per garantire il servizio di trasporto pubblico locale in tutta la regione e dare, per questa via, le giuste certezze ai lavoratori ed alle aziende. E pensiamo che sia necessario procedere senza ulteriori indugi verso una razionalizzazione del settore del Tpl per dare garanzie da una parte a lavoratori e aziende e dall’altra per avere un moderno ed efficiente servizio di trasporto pubblico collettivo per i calabresi.
Per questo è inaccettabile il metodo che il Presidente dell’Anav ha scelto che, senza ombra di dubbio, lascerebbe inalterata la critica situazione del Tpl calabrese e non affronterebbe i gravi problemi che da anni affliggono questo settore. Occorrono, in sostanza, soluzioni definitive e strutturali proprio il contrario di quello che vuole il Presidente regionale dell’Anav.
Per questi motivi chiediamo pubblicamente alla Regione Calabria e all’Assessore Orsomarso di convocare prima possibile una urgente riunione con sindacati e aziende pubbliche e private".