Vertenza Sant’Anna Hospital: Capellupo chiede l’apertura di una Commissione speciale
Il Consigliere Vincenzo Capellupo (Cambiavento) ha depositato una richiesta formale al Consiglio comunale di Catanzaro per il tramite dell’Ufficio di Presidenza per l’apertura di una Commissione speciale di inchiesta sulla vicenda che ha riguardato e riguarda il Sant'Anna Hospital del capoluogo, che il rappresentante pubblico ritiene “di assoluta rilevanza” per la città.
“Di fronte ad un sostanziale indifferente silenzio assistiamo ad una nuova protesta dei dipendenti della clinica … Alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle loro famiglie rivolgo la mia piena solidarietà e vicinanza” afferma Capellupo ribadendo che siano tanti gli interrogativi “che quotidianamente si pongono il personale, i cittadini ed i tanti pazienti la cui vita è stata salvata nella clinica che per anni ha rappresentato un eccellente presidio sanitario per l’intero meridione”.
Secondo il consigliere, dunque, il depotenziamento della struttura avrebbe danneggiato profondamente Catanzaro lasciando una insanabile ferita, in particolare nella parte a nord della città.
“A cosa è dovuta, oggi, la difficoltà di pagare gli stipendi ai lavoratori? Ha un ruolo in queste nuove difficoltà l’Asp di Catanzaro? Già in passato si è assistito ad un accanimento incomprensibile con comportamenti tenuti dall’Asp di Catanzaro, guidata dai Commissari dell’epoca, risultati, poi, soccombenti nei diversi gradi di giudizio. Perché, quindi, negli anni l’Asp di Catanzaro ha scelto questa strada? A vantaggio di chi e di cosa Catanzaro ha perso questo alto livello di assistenza sanitaria ed i lavoratori il loro posto? Cosa sta accadendo ora?”
Sono alcuni dei quesiti che pone il consigliere ricordando come rimanga una cera “sfiducia verso lo Stato” per quella che definisce come una “violenza subita da un patrimonio di professionalità, da un servizio sanitario di qualità e da un tessuto socio-economico cittadino distrutto”.
“Credo, senza entrare nel merito delle vicende giudiziarie – prosegue - che qualcuno dovrà dare conto di questa drammatica situazione, del silenzio della gran parte della politica cittadina in questi anni ed è compito di chi rappresenta la comunità cittadina oggi assumersi con coraggio e determinazione l’onere di ricercare la verità e capire se qualcosa poteva essere fatto in modo diverso e cosa adesso si può fare per salvare il salvabile”, conclude Capellupo.