Crotone. Opposizione: sindaco tace su bonifica, chiesto Consiglio comunale sul tema
Una richiesta di convocazione del Consiglio comunale sul tema della bonifica è stata inviata ieri via pec al sindaco di Crotone, al presidente del Consiglio comunale e al segretario generale, da parte di otto consiglieri d'opposizione: Danilo Arcuri, Antonio Megna, Marisa Luana Cavallo, Carmen Giancotti, Enrico Pedace, Fabrizio Meo, Anna Maria Cantafora e Fabiola Marrelli.
"Avevamo chiesto al sindaco di convocare lui un Consiglio comunale sul tema ... viste le notizie che in queste settimane sono uscite sulla stampa. Il Sindaco - dichiarano i consiglieri richiedenti - ha preferito innalzarsi sul pulpito per fare la solita 'lezioncina' invece di aprire un confronto con l'opposizione".
Un atteggiamento ritenuto quindi di chiusura che ha portato gli otto firmatari a richiedere loro la convocazione "per confrontarci - affermano - su un tema così importante per il presente e il futuro della nostra città".
"Visti gli articoli usciti sulla stampa in queste ultime settimane - si legge nella richiesta - che aprono sulla bonifica scenari preoccupanti, vista l'assenza di informazioni da parte del sindaco sul tema bonifica, così strategico e rilevante per il presente e il futuro della città di Crotone chiedono sia convocato con urgenza, un Consiglio Comunale straordinario sul seguente ordine del giorno: "Stato dell'arte del Piano di Bonifica Pob2; trattative in corso con Eni rewind per quanto concerne i rifiuti della famigerata "passeggiata degli innamorati"; proposte dell'Eni Rewind sulla modifica Pob 2, già approvato in sede ministeriale nel 2018; posizione del Comune sullo smaltimento in loco delle scorie".
I consiglieri di opposizione propongono, inoltre, che nella seduta possa essere approvata una proposta di deliberazione con cui il Consiglio Comunale impegni la giunta e il sindaco a tenere aggiornata l'Assise e la città su ogni sviluppo relativo alla bonifica delle ex aree industriali e a non intraprendere nessuna trattativa con Eni Rewind e, più in generale, con Eni "senza aver ricevuto preciso atto d'indirizzo da parte del Consiglio Comunale".